"L’amico Ferrara sembra innamorarsi del potente di turno troppo spesso. Me ne chiedo la ragione". Così Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un’intervista a "Il Mattino". Lo ha spiegato lui stesso. Quello del lepenismo salvinista e’ un abbraccio mortale che rischia di stritolare Forza Italia. Che potrebbe viceversa rilanciarsi se scegliesse Parisi come federatore dei moderati.
"L’unico federatore del centrodestra era e rimane Berlusconi. Nessuno puo’ farlo per interposta persona. Per dieci anni su venti, il leader di Forza Italia ha governato questo Paese sulla base di uno schema preciso: un centrodestra unito e di governo che ha realizzato piu’ di quaranta riforme". "L’unica ragione per cui Forza Italia ha perduto consensi e’ stata quella di aver ceduto al compromesso che porto’ al governo Monti sotto il ricatto dello spread, dei poteri forti e della finanza internazionale nel novembre del 2011 – sottolinea Brunetta -. A Onna, dopo il terremoto, Berlusconi veleggiava al massimo dei consensi ma per senso di responsabilita’ si fece da parte poco tempo dopo incalzato dal pressing di Napolitano e della Merkel. Io e Matteoli fummo gli unici a consigliarli di presentarsi alle due camere e chiedere la fiducia. Se non l’avesse ottenuta, gli dicemmo, avrebbe dovuto indire nuove elezioni. Le avremmo vinte di certo. Fu lo spirito di sacrificio a fare del male a Forza Italia. Il grande errore e’ stato appoggiare Monti".
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