Jacopo Maltauro, capogruppo della Lega a Vicenza, si prepara a lasciare il gruppo della Lega per passare al gruppo misto.
“Ho deciso di lasciare la Lega, il partito che da quando avevo 15 anni è per me una seconda casa, perché non condivido la linea indicata per acclamazione all’ultimo congresso federale”, spiega.
“Da uomo di centrodestra, federalista e liberale, distante dalla sinistra tanto quanto dall’estrema destra, non mi riconosco in un partito che a Bruxelles siede nel gruppo con Le Pen e Vox, in Germania esulta per AFD, che oggi per assurdo è più a destra anche di Fratelli d’Italia, che ha messo in secondo piano l’autonomia per puntare su Vannacci, e che è tiepido con Putin”.
“Ho continuato a lavorare sodo per il partito in attesa del Congresso federale che non si teneva da 6 anni, speranzoso che questo momento potesse certificare perlomeno uno spazio di coesistenza per un’anima più moderata e meno radicale.
Il risultato e le modalità del congresso ci dicono che la partita non si è persa, non si è nemmeno giocata; allora io non posso che trarre le mie conclusioni, essere coerente con il posizionamento ideale che non ho mai cambiato e che ora ho intenzione di ribadire con dignità e coraggio”.
“Chiariamoci – spiega Maltauro – parlo della Lega nazionale, non della Lega regionale. Se il partito nazionale fosse come la Lega Veneta, forse non sarei mai arrivato a questo punto. Non ho e non avrò mai problemi di alcun tipo con il partito Veneto e vicentino, con la sua dirigenza locale: sono stati la mia famiglia per lungo tempo e rimarranno per me un punto di riferimento, persone che mi hanno dato tanto e a cui ho dato tutto ciò che potevo.
La scelta non è dettata da problemi personali, stimo molto Alberto Stefani, i coordinatori del movimento giovanile, la mia famiglia, la mia segreteria provinciale, il segretario Alberto Stefani, un amico davvero in gamba che stimo molto e Matteo Salvini al quale mi lega un sentimento di amicizia e gratitudine”.
“Qui il tema è ideale, o si fa politica con un modello ideale dal quale muovere o si fa dell’altro. Io sono sempre stato un federalista, un liberale, un uomo di centrodestra che proviene dalla cultura popolare distante dalla sinistra e dall’estrema destra e non ho intenzione di cambiare posizionamento per la destra radicale.
Questa mattina mi sono dimesso da tutti gli incarichi nel partito, come consigliere provinciale del consiglio direttivo Lega della Provincia di Vicenza e come referente regionale degli amministratori under 35 del Veneto e ho annunciato al Presidente del consiglio comunale il mio passaggio al gruppo misto.
Rimarrò all’opposizione dell’Amministrazione Possamai, verso la quale sono molto critico, pronto a far tornare il centrodestra al governo della città”.
“Voglio ringraziare tutti gli amici in Lega, rimane tanto affetto e stima anche ora. Sul futuro ci penserò, intanto mi tengo stretto la coerenza ideale che devo a me, la squadra che mi supporta da sempre e gli elettori che mi hanno dato sempre fiducia”.