Rispondendo a una richiesta del Movimento Associativo Italiani all’Estero (MAIE), Papa Francesco ha ricevuto giovedì mattina in Vaticano la delegazione dei parlamentari – deputati e senatori – eletti all’estero della ripartizione Sudamerica.
La visita ha avuto lo scopo di presentare al Santo Padre il saluto, l’augurio e i sentimenti di affetto degli italiani residenti all’estero, una comunità di quasi cinque milioni di italiani, più diversi milioni di discendenti, che vede in Papa Francesco la propria guida spirituale e il simbolo più significativo del fenomeno migratorio che ha interessato il nostro Paese per decenni.
L’incontro è avvenuto nella sala della Segreteria di Stato, con l’intera delegazione guidata dai parlamentari del MAIE, Sen. Claudio Zin e On. Ricardo Merlo, che hanno presentato a Papa Jorge Bergoglio ogni membro della delegazione, che era così composta: gli onorevoli Mario Borghese, Fabio Porta e Renata Bueno e i Senatori Fausto Longo e Luis Orellana.
L’incontro, che è durato 30 minuti, ha toccato vari temi: dalla problematica questione del turismo sessuale, tema che affligge soprattutto alcuni paesi sudamericani e il sudest asiatico, a quello della lotta contro la violenza sulle donne e contro la povertà.
La deputata italo brasiliana Renata Bueno, particolarmente emozionata, ha detto: "ho chiesto al Papa di sostenere la lotta contro la violenza e la povertà in Sudamerica” e ha aggiunto: “la Chiesa cattolica sta vivendo un momento storico importante grazie alla Sua presenza". Il Papa le ha risposto che "ognuno di noi lascia una traccia nella storia" e le ha chiesto di pregare per lui.
La delegazione del MAIE ha regalato al Papa un cofanetto con alcuni libri. “Papa Francesco ha particolarmente gradito il libro con dedica personale di Mirella Giai, già senatrice del MAIE nella scorsa legislatura, Una vida – historia de inmigrantes”, ha dichiarato il l’On. Merlo ricordando, tra l’altro, che Giai ha in comune col Santo Padre l’origine piemontese.
Anche l’On. Mario Borghese ha portato dei doni tra cui una t-shirt del MAIE Giovani: “E’ un regalo semplice ma fatto col cuore, il cuore degli emigranti italiani”, ha detto il giovane parlamentare italo-sudamericano.
Il Senatore Claudio Zin, accompagnato da suo figlio Federico, dirigente del MAIE Giovani della Provincia di Buenos Aires, ha sottolineato la disponibilità di tutta la delegazione a lavorare al progetto Scholas e quello per il contrasto dell’human trafficking, temi molto sentiti dal Santo Padre. “Sappiamo bene che Papa Francesco intende la politica come la prima delle attività civili. Noi dirigenti politici formati nell’associazionismo cattolico di volontariato – ha concluso Merlo – con umiltà gli abbiamo parlato del nostro impegno civile”.
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