“Ma come fate a giocare a pallone a quest’ora al buio?". "Non ti preoccupare, ci vediamo benissimo". Sembra incredibile che da frasi di questo tenore dette in spiaggia a Nettuno, a sud di Roma, alla vigilia di Ferragosto si sia scatenata una violenza insensata che ha portato un 17/enne in fin di vita. E un 20/enne in carcere con accuse gravissime. Eppure questo sarebbe grosso modo il dialogo tra un ragazzo minorenne di Albano, ai Castelli Romani, che era vicino a un falo’ con il fratello e degli amici, e il suo aggressore, un giovane romeno parte di un’altra comitiva, fermato oggi dalla polizia. Cosi’ lo scambio di battute e’ stato raccontato dai testimoni. Poi il 20/enne ha colpito il rivale alla testa con la mazza da baseball che aveva con se’, probabilmente in preda all’ubriacatura e forse alla droga.
Il romeno e’ stato individuato e bloccato da un agente fuori servizio del commissariato di Anzio, che indaga sul caso, nella stessa cittadina di Nettuno, sul litorale. Denunciato invece un minorenne italiano suo amico che avrebbe colpito con un pugno il fratello della vittima. Il fermato, H.V., risiede ad Anzio. Storie di ragazzi giovanissimi e di comitive, quella del romeno sicuramente accecata dall’alcol di una notte di festa. Gli investigatori stanno verificando se tra i due ci fossero ruggini pregresse, ma tutto fa pensare a una violenza cieca e gratuita.
Intanto il 17/enne resta in rianimazione all’ospedale San Camillo a Roma dopo l’operazione per ridurre l’ematoma al capo. Una vita in bilico per aver voluto fare due tiri a pallone di notte sulla spiaggia, alla luce del falo’ di Ferragosto.
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