“Dopo gli attacchi che hanno colpito Parigi, il cuore dell’Europa, il nostro pensiero va alle vittime degli attentati, alle loro famiglie, ai francesi e ai nostri connazionali che vivono in Francia. Ci uniamo alla solidarietà espressa dagli amici del MAIE, ma ora, dopo la tragedia, bisogna essere pronti a decisioni importanti e a un cambio di passo. Il presidente Silvio Berlusconi ha detto che la guerra all’Isis è una necessità per tutti i Paesi. Intervistato da Giovanni Minoli su Radio24, Berlusconi ha espresso considerazioni che condividiamo in toto: in Europa non c’è una politica estera comune e men che meno una politica di difesa comune; non è una singola nazione ad essere minacciata ma tutto il mondo civile. E ancora: è necessaria una coalizione internazionale, ma l’Europa è in ritardo. Abbiamo riportato alcuni concetti espressi nelle dichiarazioni di Berlusconi e ci auguriamo con forza che si smetta di dividersi, sul destino di Assad o sulla partecipazione agli incontri internazionali delle monarchie assolute del Golfo, quando bisogna che tutte le grandi potenze agiscano in modo coordinato e con un obiettivo comune”. Così Vittorio Pessina, responsabile nazionale del dipartimento italiani all’estero di Forza Italia.
“In Europa è scoppiata la paura e la reazione deve essere forte. Siamo in guerra, il nostro nemico può nascondersi ovunque, servono interventi militari sul territorio e un messaggio preciso da contrapporre alla propaganda jihadista. Un messaggio di unità e determinazione. E anche se l’emergenza dovesse imporre qualche limitazione alle nostre libertà, dobbiamo credere che alla fine la nostra bandiera e i nostri valori torneranno a risplendere come faro di civiltà nel mondo. La cultura della vita – conclude Pessina – vincerà sulla cultura della morte”.
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