“Auspichiamo l’istituzione di una Comunità dell’Italofonia formata da Stati e rappresentanze della società civile unite dall’interesse e dalla passione per la lingua italiana, che abbia tra le sue finalità: la promozione del dialogo politico e della cooperazione internazionale; la promozione degli scambi e dei legami tra le società civili e le persone italofone; lo sviluppo delle relazioni culturali, economiche, scientifiche e accademiche tra i suoi membri”. È quanto si legge nella Dichiarazione conclusiva degli Stati Generali della Lingua italiana nel mondo, organizzata dalla Farnesina presso il Maxxi di Roma.
L’evento, organizzato su impulso del Ministro degli Esteri Antonio Tajani, ha costituto un momento di riflessione tra le istituzioni e la società civile per la costituzione di una “Comunità dell’italofonia” in occasione della Conferenza Internazionale dell’Italofonia del prossimo autunno.
Nella Dichiarazione si invita “a tutelare in ogni modo la lingua italiana, ampliandone ove possibile gli ambiti di utilizzo a livello internazionale così come nello spazio digitale”.
A tal fine, si auspica “che la Comunità dell’Italofonia possa fondarsi sulla piena condivisione di obiettivi e modalità operative da parte dei suoi membri. Essa rappresenterebbe uno spazio di condivisione e promozione di iniziative volontarie, di scambio di contenuti e di arricchimento reciproco, senza generare obblighi per le parti coinvolte”.