Il giudice monocratico del Tribunale di Matera ha ordinato agli ”Spedali civili” di Brescia la ”immediata prosecuzione, senza alcun indugio”, delle cure con cellule staminali di Daniele Tortorelli, un bambino di sette anni affetto dalla malattia di Niemann-Pick.
Il magistrato ha accolto cosi’ un ricorso presentato dai parenti del bambino che, nelle motivazioni a sostegno della richiesta, hanno sottolineato il ”drastico peggioramento clinico in Daniele, con conseguenze irreparabili che potrebbero determinare il decesso”, legate alla sospensione della cura.
La vicenda di Daniele, anche con risvolti giudiziari causati dai contrasti sull’efficacia delle cure con cellule staminali, e’ cominciata nell’autunno del 2012, quando per la prima volta il Tribunale di Matera intervenne per ordinare che il bambino fosse curato indipendentemente dai giudizi sull’efficacia del trattamento.
I parenti del bambino, inoltre, hanno presentato un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica di Matera con l’obiettivo di poter essere ascoltati dal procuratore aggiunto di Torino, Raffaele Guariniello, nel processo che ha riguardato il metodo di cura ideato dal professor Davide Vannoni.
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