Incoraggiante inizio di nuovo anno per l’Italia sul fronte dei titoli di Stato, fiacca invece la partenza 2014 per la Borsa di Milano che, come gli altri listini del Vecchio Continente, sconta soprattutto le prese di profitto dopo un 2013 da record. Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco scende verso i 200 punti base, attestandosi sul finire della seduta a 203 da 216, mentre il tasso sul decennale del Tesoro scivola sotto il 4% (3,96%) per la prima volta da maggio scorso. Molto bene anche il differenziale della Spagna, col divario tra titoli decennali iberici e tedeschi a 203 punti base col rendimento dei Bonos giu’ al 3,96% e quindi in perfetta parita’ con l’Italia.
Sui mercati azionari Piazza Affari (-0,20%) riesce a contenere le perdite grazie al boom di Fiat, che segna un rialzo del 16%, dopo aver rilevato il controllo totale di Chrysler, mentre il recupero dello spread non e’ stato sfruttato dai bancari: Unicredit ha chiuso con un modesto +0,09%, Intesa in calo dello 0,6%, Bp ha ceduto l’1,79% e Ubi l’1,94%. Insieme allo spread e a Fiat, l’altra buona notizia per il Belpaese arriva dai dati sull’andamento del settore manifatturiero. Nell’Eurozona l’indice Pmi manifatturiero a dicembre e’ salito ai massimi da due anni e mezzo a 52,7 punti, segnando il livello piu’ alto da giugno 2011, e quello relativo all’Italia ha visto un’accelerazione a 53,3 da 51,4 di novembre, appena dietro la Germania a 54,3 e davanti alla Francia, dove il comparto resta in contrazione, con un calo a 47 punti. La soglia dei 50 punti fa da spartiacque tra espansione e contrazione del ciclo.
Le altre Piazze europee senza il turbo Fiat scontano invece pesantemente le prese di profitto e anche il rallentamento dell’attivita’ manifatturiera in Cina, dove l’indice Pmi e’ sceso a dicembre a 51 punti, toccando i minimi degli ultimi quattro mesi. Parigi lascia sul campo l’1,60%, Francoforte l’1,59%, Madrid l’1,58% e Londra lo 0,46%. Nell’anno che si e’ appena concluso i mercati azionari europei hanno messo a segno un guadagno del 17%, segnando il maggior rialzo dal 2009. Secondo i dati Bloomberg, nel 2013 a livello globale i mercati azionari hanno visto un aumento esponenziale di 9.600 miliardi di dollari. E’ arrivata cosi’ la correzione al ribasso di oggi.
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