Le prospettive per una soluzione del conflitto siriano e per la distruzione dell’arsenale chimico di Damasco, sono stati la centro dell’incontro al Palazzo di Vetro del ministro degli Esteri Emma Bonino con l’inviato dell’Onu e Lega Araba per la Siria Lakhdar Brahimi, in vista di una possibile accelerazione nell’ambito della girandola di incontri che si svolgono a margine della 68/ma Assemblea generale delle Nazioni Unite.
In particolare c’e molta attesa per una colazione di lavoro tra i rappresentanti dei cinque Paesi del Consiglio di sicurezza con Brahimi e la riunione a livello ministeriale dei Paesi Amici della Siria, ha detto Bonino al termine del colloquio di oltre mezz’ora con lo stesso inviato dell’Onu che, ha sottolineato, ”e’ davvero determinato” nella sua missione. Ma la strada e’ ancora lunga. Ci sono difficolta’ da superare per quanto riguarda un’intesa politica tra Usa e Russia, sottolineano fonti diplomatiche all’Onu. Il presidente Obama ha oggi ribadito nel suo intervento davanti all’Assemblea che ”deve esserci una forte risoluzione del Consiglio di sicurezza per verificare che il regime di Bashar al Assad mantenga i suoi impegni e devono esserci conseguenze se non lo fa”. Pero’ accanto al dossier sulle armi chimiche ora si e’ aperta una finestra, uno spazio temporale in cui esiste la possibilita’ che i progressi nel dossier sui gas letali del regime di Damasco spianino la strada – per quanto ancora tutta in salita – verso un negoziato politico che riguardi l’intero conflitto, che da due anni e mezzo ha causato la morte di oltre 100 mila persone e milioni di profughi, la cosiddetta conferenza Ginevra-2. Si cerchera’ di fissare una data, anche se il problema piu’ complicato a questo punto non e’ piu’ il regime, ma bensi’ il fonte notevolmente frammentate dei ribelli. Una finestra che potrebbe includere anche l’aspetto umanitario, che e’ peraltro uno di quelli che sta piu’ a cuore al ministro Bonino e che vede la possibilita’ che dal tavolo dei negoziati si apra la porta per l’accesso degli aiuti ai milioni di sfollati che si sono riversati in varie zone della Siria.
In questo quadro, tra i tanti incontri e colloqui bilaterali, domani avra’ infatti una consultazione informale a livello ministeriale sulla situazione umanitaria in Siria e nei Paesi vicini, che sara’ presieduta dalla Commissario europeo per la Cooperazione internazionale e gli Aiuti umanitari Kristalina Georgieva e dal ministro degli esteri giordano Nasser Judeh.
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