La senatrice Stefania Giannini e’ il nuovo segretario di Scelta Civica. E’ stata nominata oggi dall’assemblea che ha votato all’unanimita’ il nuovo organigramma del partito che vede alla presidenza la conferma di Alberto Bombassei che ha preso le redini del partito dopo le dimissioni di Mario Monti. L’assemblea ha anche istituito la figura della presidenza onoraria, ma la casella e’ al momento rimasta vuota. Nessun ripensamento? E’ stato chiesto a Mario Monti che non chiude la porta e dice: "In futuro vedremo". Il Prof, tuttavia, non ha intenzione di tornare a fare il presidente di Scelta civica dopo l’uscita della componente popolare e degli esponenti dell’Udc dal partito. "La mia decisione, dolorosa ma immediata, quando ho visto chiare le manifestazioni di questa sedizione strisciante, poi diventata palese, e’ stata appunto quella di lasciare la presidenza per rendere obbligatorio guardare in faccia la realta’ di Scelta Civica. Questo e’ avvenuto e questo ha contribuito a fare chiarezza".
Il progetto che ha portato alla fondazione del partito resta valido perche’, ha sottolineato Monti, "l’osservazione a largo raggio dei partiti da destra a sinistra, mi conforta sul fatto che non esistono progetti che siano capaci, non solo di parlare di modernizzazione dell’Italia, ma di fare le cose necessarie alla modernizzazione. Il governo che ho presieduto e’ nato proprio sul principio del fare e non del dire".
”Per Scelta civica e’ come aver tolto il freno a mano”. Cosi’ l’ex premier ha commentato la fuoriuscita degli esponenti dell’area popolare del partito. Secondo il professore ”e’ necessario che Scelta civica continui a essere un progetto politico con una identita’ plurale, un luogo nel quale collaborano popolari e liberali, cattolici e laici. Il vantaggio per noi, derivante dalla decisione di alcuni di lasciare il partito, e’ che ora possiamo recuperare pienezza di marcia per il nostro progetto”.
MAURO, “NON E’ UN GOLF CLUB” Mario Mauro, ministro della Difesa, conversando con i giornalisti a margine dell’inaugurazione di un centro polifunzionale dell’Istituto Gonzaga a Milano, a proposito della spaccatura che si e’ verificata ieri in Scelta Civica, ha detto: “Se qualcuno è interessato a lasciarla nei confini del club del golf, in quel club si puo’ fare solo quel giuoco". "Scelta Civica – ha proseguito il ministro – non puo’ che evolvere in un soggetto piu’ maturo di dimensioni e ambizioni molto piu’ ampie, con una caratura fortemente popolare". In Italia, ha spiegato il ministro, c’e’ bisogno di un gioco molto piu’ importante e piu’ ampio, "e’ un anno e mezzo che la logica degli opposti estremismi e’ quella che ha messo in ginocchio la possibilita’ di fare riforme e di essere un Paese competitivo in Europa e nel mondo". Il ministro Mauro ha constatato che oggi ci si rende conto "che essere estremisti ha come conseguenza l’impoverimento del Paese. Quindi barra a dritta e al centro e troveremo la nostra rotta".
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