Vuole fare la rivoluzione liberale che non e’ riuscita a Silvio Berlusconi? "Si’. Ora ci sono tutte le condizioni per farla. Siamo in una situazione di emergenza che 20 anni fa non c’era. Adesso siamo con l’acqua alla gola, bisogna cambiare il sistema fiscale italiano. Con lo 0,1 in meno non si risolve nulla". Lo dice il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, in un’intervista a Qn nella quale prevede a breve il fallimento di Matteo Renzi e dichiara l’obiettivo del "dimezzamento delle tasse con un progetto serio".
"L’anti-Renzi e’ Renzi stesso: si smontera’ perche’ non riuscira’ a mantenere neanche la meta’ delle promesse che sta facendo. Noi stiamo preparando un’alternativa maggioritaria in Italia. Raccoglieremo il testimone da Renzi. Non manca molto", afferma.
Salvini smonta poi la polemica con Flavio Tosi, "e’ una risorsa importante", e con il presidente della Lombardia: "Sui giornali sto leggendo una serie di cose che mi fanno sbellicare dalle risate. Io in guerra con Maroni? Ma se abbiamo fatto un comizio per tre ore l’altra sera e l’abbiamo concluso cantando insieme Zucchero e Vasco. Maroni schierato con Tosi? In una Lega che cresce in una maniera cosi’ incredibile ci sono spazi per tutti".
“Renzi ha cercato lo scontro con la Cgil perche’ gli serve. E’ un problema tutto a sinistra". Così Salvini intervenendo ad Agora’. "Siamo un paese che tra Renzi e Landini sta annegando", ha aggiunto.
REGIONALI IN VENETO Alla scadenza delle regionali in Veneto nel 2015 la Lega andra’ al voto con una lista del Carroccio e una per Zaia. Parola del segretario federale Matteo Salvini che, in una intervista al Gazzettino, blocca il segretario veneto del movimento Flavio Tosi con un lapidario "non c’e’ posto per altri". Stasera la questione delle regionali 2015 approdera’ al Consiglio nazionale, ma Salvini ha gia’ le idee chiare. "La Lega veneta ricandida Zaia che ha fatto molto bene. Ci presenteremo alle elezioni – sottolinea – con la lista della Lega Nord e la lista del governatore. A Verona nel 2012 c’e’ stata la lista Tosi, a Padova quest’anno quella Bitonci: per le regionali seguiamo lo stesso schema. Non ci saranno altre liste, questo e’ fuori discussione".
Nessun dubbio neppure su chi debba scegliere i candidati in lista. "La segreteria nazionale – scandisce – di comune accordo con il governatore". E in caso di contrasti Salvini afferma che "il Consiglio federale puo’ intervenire, come e’ accaduto in passato. Ma siamo autonomisti e quindi decide il Veneto. Di comune accordo". Non fa nomi diretti ma Salvini pensa probabilmente al sindaco di Verona quando sottolinea che "ci sara’ bisogno di tutti, ma senza protagonismi. Vale per chiunque, a cominciare da me. Avremo tanto di quel lavoro che non basteranno gli uomini. Ma se qualcuno avesse i suoi problemi, questo allora e’ un altro paio di maniche".
Tosi, viene chiesto a Salvini, che nega dissapori con Maroni, ha sostenuto che un anno fa era stato stretto un patto nell’ufficio di Maroni che prevedeva lo stesso Salvini segretario federale e Tosi leader della Lega alle primarie del centrodestra. Afferma che per costruire l’alternativa a Renzi "servono persone in gamba, tra queste sicuramente c’e’ Flavio Tosi" ma chiarisce che "in Lega ci sono almeno dieci persone capaci di far meglio di Renzi. Tra queste c’e’ anche Tosi, per lui potra’ esserci tantissimo spazio".
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