Dei 7 milioni di euro ricevuti da Silvio Berlusconi, Ruby ne avrebbe investiti circa 2 milioni a Dubai. Lo hanno spiegato nel corso di una conferenza stampa, alla presenza del procuratore Edmondo Bruti Liberati, il procuratore aggiunto Pietro Forno e il pm Tiziana Siciliano, titolari dell’inchiesta ‘ter’ assieme al pm Luca Gaglio. Secondo i pm, la marocchina avrebbe incassato dall’ex premier soldi in contanti, tra cui 800mila euro tra meta’ 2013 e meta’ 2014, e l’avvocato Luca Giuliante era il "custode" dei versamenti.
Tra Silvio Berlusconi e Ruby e tra l’ex premier e le altre cosiddette ‘olgettine’ ci sarebbe stato, secondo i pm, un "accordo corruttivo" che risale al "periodo delle cene" ad Arcore e che ha comportato "l’esborso di illeciti pagamenti in denaro per oltre 10 milioni di euro, oltre alla corresponsione di utilita’ quali concessione a titolo gratuito di case, pagamento di utenze, spese mediche e altre, unitamente a doni di elevato valore economico quali autovetture".
Dei 10 milioni di euro totali, secondo gli inquirenti, circa 3 milioni sarebbero andati ad una ventina di ragazze ospiti delle serate ad Arcore e circa 7 milioni di euro alla giovane marocchina. Soldi versati dall’ex Cavaliere affinche’ tacessero o rendessero dichiarazioni false nei due processi sul caso Ruby.
Delle 34 persone per cui si avvicina la richiesta di processo, 24 sono accusate di corruzione in atti giudiziari, mentre gli altri rispondono, a vario titolo, di falsa testimonianza, calunnia (contestata a Michelle Conceicao) e riciclaggio (l’ex compagno di Ruby, Luca Risso). I pm, come hanno chiarito nella conferenza stampa, sono riusciti a ‘tracciare’ solo una parte dei 7 milioni incassati da Ruby e frutto della "promessa corruttiva" dell’ex premier nei confronti della ragazza. Buona parte di quei soldi, secondo le indagini, sarebbero stati trasferiti all’estero, "attraverso Luca Risso", e usati per aprire, tra l’altro, un ristorante con annesso pastificio in Messico, a Playa del Carmen, e per realizzare due immobili con alloggi da affittare a dipendenti del settore del turismo.
Per gli investimenti a Dubai, invece, Ruby avrebbe avuto l’aiuto di un agente e altre persone (non indagate) anche per l’apertura di un conto corrente. Il suo ex legale, invece, l’avvocato Luca Giuliante, sarebbe stato una "sorta di amministratore che gestiva i trasferimenti di denaro in contanti da Berlusconi alla ragazza". L’ex legale "a volte consegnava il denaro – hanno spiegato i pm – a volte lo custodiva in vista della consegna".
La marocchina, poi, avrebbe preso contanti anche da "altri ‘fattorini’", sempre per conto di Berlusconi. Gli inquirenti non hanno trovato bonifici a favore della ragazza e attendono risposte da una rogatoria avviata in Messico. Dalle indagini e’ emerso, inoltre, che di una ‘tranche’ da 400mila euro versata alla marocchina (avrebbe preso soldi fino allo scorso marzo), circa il 50% sarebbero finiti a Luca Risso.
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