Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Luca Lotti, dal palco della festa nazionale dell’Avanti, parla di riforme e della spaccatura tutta interna al Pd: “Sono contrario alle espulsioni e alle sanzioni all’interno dei partiti, però voglio anche essere onesto nel dire che abbiamo fatto 39-40 direzioni dove abbiamo discusso di Jobs Act, di riforme e abbiamo riunito senatori per discutere, ma non possiamo accettare di rimanere prigionieri di una decisione. Se sono state prese delle decisioni quelle si rispettano anche dalla minoranza. Questo e’ un punto centrale".
In Parlamento ci sono i numeri per approvare le riforme del governo? “Non c’e’ nessun pallottoliere ne’ una conta. Ma se ci sara’ bisogno, ci rivolgeremo anche ad altre forze politiche. Non vogliamo fermarci, non ci fermeranno".
Lotti prosegue: "Sono disposto a discutere con i nostri parlamentari purche’ non si arrivi a bloccare le riforme a ripartire da zero. Noi – ripete – non ci fermeremo e non ci interessa se alcuni senatori non la pensano come noi. Dobbiamo fare le riforme, anche l’Europa ci guarda e quindi entro i primi giorni di ottobre arriveremo in Senato e porteremo a casa questa importante riforma". "E’ il momento di decidere. E’ una riforma importante e non vogliamo tornare indietro. Quindi approveremo la riforma e i numeri ci saranno".
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