Riforme, Rotondi (Fi): ora Renzi e Berlusconi promessi sposi

Con un’analisi affidata al quotidiano ‘Il Tempo’ col titolo ‘La vecchia Dc sta tornando’, l’ex ministro e parlamentare azzurro Gianfranco Rotondi spiega la nuova fase aperta dal patto del Nazareno e le conseguenze sul piano politico e di partito: "Se l’incontro di un anno fa al Nazareno fu un fidanzamento – scrive Rotondi -, oggi si può dire che Silvio e Matteo sono promessi sposi. Il salto di qualità è dato dal prezzo che i due leader pagano all’intesa. Proviamo a far di conto: a Matteo l’intesa costerà un nemico a sinistra, poco importa se avrà la barba di Cofferati o il profilo del giovane Civati. Si potrà obiettare che Renzi corre da Berlusconi appunto per non trattare con la sua sinistra interna, ma è pure questa una scelta e dunque un prezzo che il premier paga. Quanto a Berlusconi, il prezzo è in parte già stato pagato: la caduta elettorale di Forza Italia nasce dall’allergia degli elettori moderati all’intesa con la sinistra. Anche la Dc pagò dazio elettorale al centro-sinistra e alla solidarietà nazionale".

"Oggi – continua Rotondi – Berlusconi rischia di pagare l’ulteriore prezzo di una scissione a destra seppur compensata dal recupero di un dialogo con Alfano. La scissione di Forza Italia è resa probabile dalla stessa dinamica per cui a sinistra si creerà un nuovo forno: pur col premio di maggioranza alla lista l’Italicum mantiene uno sbarramento al tre per cento, una bella porta di ingresso al Parlamento per chi voglia attestare una identità senza compromettersi con uno dei due listoni".

Per quanto riguarda i vantaggi, secondo Rotondi, Renzi vuol liberarsi del condizionamento della sinistra interna e Berlusconi ci sta "per due ragioni, una nobile, l’altra comprensibile. Quella nobile è che l’intesa realizza un bignamino delle riforme inseguite vanamente per tre decenni. E la firma della riforma sarà di Berlusconi. L’altra ragione è che il centro destra non c’è più".