Da giovedi’ la mega-discarica di Malagrotta sara’ off-limits per i rifiuti non trattati. Nell’attesa che entri in funzione un nuovo impianto, che sarebbe quasi pronto nella zona Rocca Cencia, il progetto e’ di portare i rifiuti tal quali che non riescono ad essere trattati nel Lazio, fuori regione per un periodo limitato, meno di un mese. Ma la sola ipotesi dell’arrivo dell’immondizia capitolina, come da copione, genera opposizioni: tanto in Ciociaria, che resta teatro di una ferma protesta da parte degli abitanti, quanto in Veneto dove i soli rumors di un possibile arrivo di rifiuti da Roma inducono il governatore Luca Zaia a scandire un sonoro ‘no’. ‘Stiamo lavorando affinche’ dall’11 aprile non vengano piu’ conferiti rifiuti non trattati a Malagrotta’, annuncia stamane il ministro dell’Ambiente. Tra le ipotesi circolate sulle regioni che potrebbero accogliere nei loro impianti i rifiuti romani per il trattamento ci sono Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. Ma Clini, intervistato dal Corriere della Sera, non si sbilancia: ‘Saranno trattati in impianti autorizzati nel Lazio, ma anche fuori dalla Regione. Abbiamo raccolto diverse disponibilita’, l’Ama sta vagliando tutte le ipotesi’. E su eventuali costi aggiuntivi precisa: ‘Spero e credo che non si traducano in aumenti di bolletta per i cittadini anche perche’ si tratta di una soluzione temporanea, della durata massima di 30 giorni’. Dalla municipalizzata dei rifiuti di Roma per ora arriva la conferma che tra giovedi’ e venerdí camion della spazzatura dovrebbero varcare i confini regionali, ma nessuna certezza sul preciso luogo di arrivo. Intanto oggi e’ stato rimandato a Roma, con il suo carico, un tir dell’Ama bloccato all’ingresso dell’impianto Saf di Colfelice, nel frusinate, da una protesta degli abitanti. Insieme ad Albano e Viterbo, l’impianto di trattamento di Colfelice e’ uno dei Tmb del Lazio individuati per trattare i rifiuti capitolini. Ma qui la protesta della popolazione locale non si cheta e il sindaco Bernardo Donfrancesco chiede ‘l’intervento del governatore Zingaretti perche’ si faccia portavoce con il ministro Clini delle esigenze del territorio allo scopo di sospendere il trasferimento dei rifiuti’. A tal fine lunedi’ 15 si riunira’ un tavolo tecnico negli uffici dell’assessorato all’Ambiente della Regione Lazio.
A Colfelice ‘si sta applicando la legge e il buon senso – commenta Clini -. Mi spiace che ci sono delle proteste e che siano alimentate da idee assolutamente false. In quell’impianto si fa quel che si deve fare e cioe’ produrre combustibile dai rifiuti’. Ma le contestazioni non si fermano nei confini ciociari. I soli rumors di un possibile arrivo di rifiuti da Roma fanno intervenire il presidente della Regione Veneto Luca Zaia: ‘Restiamo fermamente contrari a ricevere rifiuti da Roma, un no ribadito a piu’ riprese e non solo nei confronti del Lazio. Pensare che il Veneto possa ricevere rifiuti da chi non ha saputo programmare per tempo significa offendere i veneti’.
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