"La legge elettorale e’ ferma da tre settimane al Senato. Noi chiediamo a Renzi, se vuole mantenere la parola, se vuole mantenere i patti, di approvare la riforma elettorale prima di Pasqua. Altrimenti casca l’accordo con Berlusconi, con Forza Italia". Lo dice il capogruppo Fi alla Camera, Renato Brunetta, ai microfoni di Sky tg24. "Se e’ in grado – prosegue -, Renzi approvi la riforma cosi’ come e’ stata approvata dalla Camera prima di Pasqua, se non ha i numeri per farlo ne tragga le conseguenze, magari anche con le sue dimissioni". Poi precisa che non si tratta di "un ultimatum. La cosa e’ molto seria. O Renzi l’approva prima di Pasqua oppure Renzi dimostrera’ di non avere i numeri al Senato, il patto salta e Renzi ne dovra’ trarre le conseguenze".
Sulla riforma del Senato: “è stata approvata lunedì scorso dal Consiglio dei ministri, ma quella riforma non è stata consegnata agli uffici competenti di Palazzo Madama, il che vuol dire che non esiste ancora, che ci stanno ancora lavorando".
A Brunetta, Renzi risponde così: “Non accettiamo ultimatum di nessuno, figuriamoci di Renato Brunetta". "Noi facciamo le riforme – ha aggiunto Renzi -, le questioni interne a Forza Italia se le risolvono loro se hanno voglia. Abbiamo rispetto. Se stanno al gioco delle riforme ci stiamo".
Ma come, commenta Brunetta, “Renzi, l’uomo degli ultimatum, non accetta ultimatum? Poco sportivo! E soprattutto vuoto di contenuti. Lui che rottama e rulla tutto e tutti non accetta che qualcuno usi il suo stesso linguaggio? E perché mai? Il giovane e arrogante Renzi stia sereno”.
Giovanni Toti dà ragione a Brunetta: “Il presidente Berlusconi ha accettato generosamente di fare le riforme insieme a Renzi per fare delle cose utili al Paese perche’ siamo convinti che ogni processo di riforma sia utile. Ha ragione Brunetta: la legge elettorale e’ parcheggiata al Senato e la teniamo li’ perche’? Se Renzi vuole fare le riforme, incardiniamo la legge elettorale e votiamola subito".
Presentare l’Italicum entro Pasqua? "E’ un’idea di Brunetta". Cosi’ il ministro Maria Elena Boschi, lasciando Palazzo Chigi, liquida la richiesta del capogruppo di Forza Italia di approvare la legge elettorale entro Pasqua. "Ancora il testo deve essere esaminato in Commissione al Senato e a Pasqua mancano dieci giorni", dice il ministro.
ALFANO, “FILM GIA’ VISTO” "È la cronaca di un film già visto, lo stesso iter che abbiamo visto con Enrico Letta. Prima dicono sì alle riforme, poi lanciano ultimatum e si prova a far cascare il Governo. Noi siamo molto lanciati a fare le riforme". Così il ministro dell’Interno Angelino Alfano, che aggiunge: "La riforma delle istituzioni è bene che avvenisse anche con il consenso di Forza Italia: è auspicabile, ma non necessario".
SALVINI, “VERGOGNA!” "Brunetta e Renzi, Pd e Forza Italia, litigano. Non lo fanno per il lavoro, per i giovani o per le pensioni, ma per la legge elettorale. Vergogna! Intanto degli alluvionati non parla più nessuno…". Lo afferma in una nota il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini.
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