"A Silvio Berlusconi va tutta la solidarietà umana. La giornata di oggi, tuttavia, è un’altra prova dei tragici errori commessi da Forza Italia nell’autunno scorso. Se si fossero compiute scelte più lungimiranti, vi erano tutti i presupposti perché le cose andassero diversamente. Vi era la possibilità di evitare la perdita della libertà personale che, per quanto auguriamo a Berlusconi avvenga nella misura meno invasiva possibile, è comunque un dramma che qualche cattivo consigliere lo aveva evidentemente indotto a sottovalutare". Lo afferma il coordinatore del Ncd, Gaetano Quagliariello in una intervista ad Avvenire.
A proposito di riforme: "Non credo sia un problema, rispettando i tempi, trovare una mediazione tra il testo Boschi e il testo Chiti. Abbiamo fatto cose ben più difficili". "La Costituzione non è un mito intangibile. Ma è pur sempre la nostra Carta fondamentale, per cui bisogna mettervi mano con il massimo di cautela ed equilibrio".
E per quanto riguarda la riforma del Senato sottolinea: "Due sono gli aspetti fondamentali: che il Senato non sia una Camera politica, ossia che non dia la fiducia. E poi che vi siano forti risparmi. Ma i risparmi si possono ottenere in tanti modi", "abbiamo il dovere di proporre un modello di nuovo Senato che stia in piedi. La composizione è strettamente legata alle funzioni che gli si vogliono attribuire. E poi bisogna vedere la legge elettorale. Se per la Camera ci fosse un premio di maggioranza molto alto, è chiaro che andrebbero potenziate le funzioni di garanzia e di controllo della seconda Camera". E aggiunge: "Al di là di quello che deciderà Forza Italia, credo che il dibattito sulle riforme sia stato ricondotto nel giusto binario. Prima c’era una doppia maggioranza: una che sosteneva il governo, un’altra per fare le riforme. Ora, fisiologicamente, si parte dalla maggioranza di governo per aprirsi alle opposizioni".