On. Fabio Porta, la osserviamo sui social mentre non smette di visitare i connazionali sul territorio. Ci vuole raccontare le sue ultime “tappe” e le iniziative a cui ha partecipato?
Nelle scorse settimane sono stato in Argentina, Uruguay e Cile. Mi sono recato a Mendoza e Rosario, per incontri con le nostre collettività; a Buenos Aires e Montevideo insieme a Gianni Pittella, uno dei principali leader politici europei, storico amico delle collettività italiane in Sudamerica e sostenitore dell’accordo UE Mercosur; infine in Cile, dove l’Italia era Paese ospite d’onore alla Fiera del Libro e per la chiusura di una bellissima mostra fotografica sulla Sicilia. Una agenda intensa, un confronto continuo e proficuo con i nostri connazionali e con le istituzioni di quei Paesi. Il mio impegno in Parlamento non sarebbe lo stesso senza questo costante rapporto con le nostre comunità all’estero.
I connazionali “respirano” l’aria da campagna elettorale?
Sì, certo. Ormai le elezioni non sono più una novità per le nostre collettività che vivono all’estero. Questo è positivo ed è anche sintomo di maturità politica e della voglia di partecipazione. Non sempre è facile spiegare a chi è così lontano dal nostro Paese la complessità della politica italiana; ci provo sempre volentieri, cercando di spiegare che il futuro dell’Italia dipende anche dagli italiani nel mondo e che per questo occorre seguire da vicino le dinamiche politiche del Paese, anche quando appaiono lontane dagli interessi e dai problemi di chi vive all’estero.
Sembra che in molti puntino a conquistare consensi in Sud America alle prossime Politiche… Il Pd com’è messo?
Il PD è un partito ormai strutturato e organizzato all’estero, anche in Sudamerica; in quasi tutti i Paesi del continente esistono circoli del Partito Democratico e una rete di militanti e simpatizzanti. Nei miei viaggi di questi ultimi mesi sono stato colpito positivamente dalla qualità dei nostri dirigenti e dalla grande stima che li circonda; allo stesso tempo è positivo l’avvicinamento al partito di esponenti della collettività italiana che prima rimanevano ai margini della vita politica e che hanno compreso che il PD è lo spazio politico ideale per sviluppare un serio progetto di rilancio della presenza italiana nel mondo a livello culturale ed economico. Il progetto “italici” è un esempio di questa positiva collaborazione.
L’incontro tra Renata Bueno e Aldo Di Biagio cosa le fa pensare? Puntano a costruire, dicono, un nuovo soggetto politico in Sud America.
Non ho capito bene che tipo di soggetto si vuole costruire; se si tratta di un soggetto nuovo o della riproposizione di un vecchio partito. Non sta a me giudicare; allargare gli spazi di partecipazione è sempre utile, anche se non so fino a che punto sia utile la formazione di nuovi partiti per raccogliere il consenso degli italiani all’estero. Forse ce ne sono già abbastanza…
La questione Imu italiani nel mondo resta ancora aperta, in questa legislatura non si è riuscito a sciogliere il nodo. Gli italiani nel mondo devono mettersi l’anima in pace?
No. Non credo che le cose siano immutabili, nemmeno in questo caso. Quella dell’IMU è una battaglia antica e difficile. Siamo riusciti in questa legislatura ad esentare dal pagamento i pensionati italiani all’estero e spero che nella legge di bilancio attualmente all’esame del Senato si possa intervenire, almeno riducendo le aliquote dei residenti all’estero. Personalmente credo che solo di fronte ad una forte ripresa economica dell’Italia questo tema potrà essere affrontato in maniera significativa; sono anche convinto che su questa materia si debba ricorrere agli strumenti della detassazione e degli incentivi, come abbiamo fatto (proprio in questa legge di bilancio) estendendo ai residenti all’estero le agevolazioni per le ristrutturazioni e l’efficientamento energetico delle abitazioni principali.
Tra poche settimane sarà Natale. Quali i suoi impegni da qui alla fine dell’anno?
Tornerò nei prossimi giorni in Argentina e ho in programma una lunga serie di visite in Brasile, negli Stati di Santa Catarina, Paranà, San Paolo e Espirito Santo. A dicembre sarò molto impegnato con l’organizzazione del Forum parlamentare e della conferenza governativa Italia-America Latina, con la riunione della commissione Italia-Brasile della Camera dei Deputati e l’assemblea dell’associazione di amicizia Italia-Brasile. Ovviamente seguirò da vicino l’approvazione della legge di bilancio, in particolare i provvedimenti che riguardano da vicino le comunità italiane all’estero. Siamo poi agli ultimi adempimenti prima dell’arrivo delle famose risorse ai consolati per eliminare le lunghe attese della cittadinanza. Spero di chiudere l’anno con questa buona notizia per centinaia di migliaia di persone che attendono da anni una risposta seria e concreta alle loro attese.
Anche a lei domanda di rito: quando si andrà al voto?
Siamo alla fine della legislatura. Le elezioni saranno tra marzo e aprile; la decisione spetta al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sentiti i presidenti di Camera e Senato.
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