La Consulta ha bocciato l’attuale legge elettorale: il Porcellum è dunque incostituzionale. Mario Segni, ex parlamentare, intervistato dal Corriere della Sera, ritiene quella della Corte Costituzionale “una sentenza politica, così uccidono il bipolarismo". Segni, promotore di referendum sulla legge elettorale, è indignato e spiega: "Questa pronuncia realizza una manovra politica: cancellare il maggioritario che gli italiani avevano votato a grandissima maggioranza e tornare ai peggiori vizi della Prima Repubblica". "Come fa questo Parlamento a reggere? E’ una botta terribile. Può fare solo la legge elettorale, nient’altro".
E’ netta l’interpretazione data da Roberto Calderoli a Il Giornale in merito ala pronuncia della Corte Costituzionale sul Porcellum: "Il risultato è che il governo Letta può andare avanti finché non si fa una nuova legge elettorale. Cioè non fino al 2015 ma fino al 2025". "Qualcuno – aggiunge il senatore della Lega – è andato a votare le primarie del Pd senza aspettare domenica".
Il padre del Porcellum sottolinea: "Anche il Mattarellum è incostituzionale, perché nella quota proporzionale ha le liste bloccate". E aggiunge: "Se quello che hanno detto vale per tutti, sono illegittimi al 90% i Consigli delle Regioni che sono eletti col premio di maggioranza e il listino bloccato".
Il 79enne avvocato Aldo Bozzi, che con altri 25 cittadini ha avviato l’azione legale contro la legge elettorale dichiarata infine incostituzionale dalla Consulta, affida a Repubblica la sua "soddisfazione" per aver "sconfitto" il Porcellum: "Sono contento. Molto contento", afferma. "Rispetto alle forze politiche ho un vantaggio, perché mi rendo conto che i partiti hanno difficoltà a fare quello che vorrebbero. Se io fossi in Parlamento non avrei una vita così facile". Spiegando come ha deciso di avviare questa battaglia, Bozzi dice: "Ho preso coraggio e mi sono detto: vediamo che succede".
Gianfranco Rotondi, Forza Italia: "Da un male nasce può venire un bene: il Parlamento è delegittimato e, quindi, è giusto votare con questa legge elettorale senza premio di maggioranza. Le preferenze? Se si vuole in un mese si possono reintrodurre".
Daniela Santanchè, berlusconiana doc: "E’ ovvio che siamo tutti decaduti. Ma che strani questi costituzionalisti! Qualcuno sostiene che non si possa tornare indietro fino ad Adamo ed Eva. Ma allora ci domandiamo: come mai tanta solerzia nel volere a tutti i costi applicare la retroattivita’ alla legge Severino nei confronti di Berlusconi? La verita’ e’ che in Italia il metro di misura e’ sempre Berlusconi: pur di condannarlo e danneggiarlo a prescindere, molti sono disposti a giustificare l’ingiustificabile".
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