La crisi del governo regionale del Piemonte e’ stata evitata. Il presidente leghista Roberto Cota ha ritoccato la giunta: affidate le deleghe alla Sanita’ (fino a ieri in mano all’ex manager Iveco Paolo Monferino, dimissionario) al vicepresidente Ugo Cavallera (Pdl), ha fatto entrare nell’esecutivo le due anime del centrodestra nate negli ultimi mesi, Progett’Azione e Fratelli d’Italia. Aggiustamenti anche nella componente del Carroccio: fuori dalla giunta Elena Maccanti (‘ha completato la riforma degli enti locali’), dentro Riccardo Molinari. ‘Abbiamo selezionato i migliori della classe politica piemontese – ha detto Cota -. Ci sono ingressi importanti che mettono al servizio della Regione importanti competenze e professionalita’, assicurandoci quello slancio di cui abbiamo bisogno per portare a termine (nella primavera 2015, ndr) la legislatura’. Chiusa la partita-giunta, Cota nel pomeriggio ha incontrato il ministro Grilli per sbloccare fondi Fas per sanita’ e trasporti. Una riunione ‘molto positiva’, secondo lo stesso Cota. ‘Ho potuto riscontrare – ha aggiunto – la massima collaborazione. Nei prossimi giorni verranno approfonditi gli aspetti piu’ tecnici degli strumenti normativi richiesti per cui l’assessore Pichetto lavorera’ a stretto contatto con le strutture del Ministero’.
Il rimpasto della giunta regionale, o il ‘tagliando’ come l’ha sempre definito il governatore del Piemonte, rinsalda la maggioranza. Nel frattempo, ci sara’ un ‘supplemento d’indagine’ sulla spinosa questione della chiusura dei servizi di Emodinamica, sulla quale la differenza di vedute all’interno della stessa maggioranza aveva costretto Cota, ieri, a minacciare le dimissioni.
Il nodo non si puo’ dire ancora sciolto del tutto: mozioni ed ordini del giorno che avrebbero dovuto essere discusse oggi, in Consiglio, sono stati rinviati alla commissione consiliare, per dare tempo, fino al 19 aprile, al neo assessore alla Sanita’ Cavallera di approfondire il tema. Ma Cota non ha dubbi: ‘Nella maggioranza – ha sottolineato – c’e’ la piena condivisione per completare il processo di riforma della sanita’ piemontese’.
Il settore che assorbe oltre l’80% del bilancio regionale passa dopo 15 mesi da un tecnico, Monferino, ad un politico di lungo corso, Cavallera. ‘Ma – ha osservato Cota – con il tempo si capira’ quanto e’ stato determinante il lavoro fatto da Monferino e l’importanza della riforma sanitaria che abbiamo impostato’. Nell’esecutivo regionale entrano Gilberto Pichetto Fratin (Pdl), Agostino Ghiglia (FdI), Gianluca Vignale (Progett’Azione), Riccardo Molinari (Lega Nord).
Dall’opposizione pioggia di critiche: ‘Ancora una volta – ha commentato Aldo Reschigna, capogruppo del Pd – Cota si e’ smentito: aveva detto che avrebbe ridotto il numero degli assessori, invece ne ha nominati due esterni, aumentando i costi. E ha costruito un rimpasto con persone non scelte da lui, ma da Alfano e Maroni’.
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