Maurizio Gasparri, presidente dei senatori PdL, in una nota difende “la validità di un progetto unitario del centrodestra, insieme alla sfida presidenzialista che Alfano ha lanciato”. Per Gasparri la lettera che il presidente del Senato Renato Schifani ha inviato al foglio è un “contributo non ipocrita al partito”. Anche di questo si potrà ragionare alla riunione dell’Ufficio di presidenza del PdL indetta per domani. “Personalmente – scrive Gasparri – penso che il Popolo della Liberta’ debba rimanere unito e discutere con franchezza al suo interno. Probabilmente tutta una serie di annunci sono frutto dell’eccitazione comunicativa di giornali e siti internet. O forse no. E’ dunque tempo di mettere punti fermi”.
Secondo il senatore azzurro “è stato opportuno affidare la guida del Pdl ad un segretario politico che ha segnato un cambio di generazione al vertice del partito. Dobbiamo sfidare tutti coloro che si dicono alternativi alla sinistra, cercando una convergenza attraverso la discussione su contenuti e leadership senza imporre nulla e senza subire imposizioni”.
Gasparri sottolinea che l’attuale esecutivo “è in affanno”, persino “criticato dal Financial Times e dagli stessi professori che Monti ha chiamato a collaborare con lui e che firmano editoriali di severa critica”. La situazione che vive oggi il governo non è dunque quella delle prime settimane di vita, dove tutti applaudivano. Non è più tempo di ipocrisie, rileva il presidente del gruppo PdL a Palazzo Madama. Ciascuno dunque dica ciò che pensa e il partito prenda una direzione unica e condivisa il più possibile.
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