"Cancellerei dal nostro vocabolario la parola scissione, non esiste proprio", lo afferma a Il Corriere della Sera, il capogruppo del Pd alla Camera, Roberto Speranza, che non ha dubbi sul fatto che Renzi accoglierà (almeno in parte) le proposte di modifica della minoranza, "noi tutti siamo convinti che la riforma del mercato del lavoro sia importante e che il Paese ne abbia bisogno, ma questo non è il terreno su cui consumare uno scontro politico tra Renzi e antirenziani o tra Pd e sindacato. Per me può e deve prevalere il merito".
Speranza poi commenta le parole di Cesare Damiano e dice che se la delega passa col soccorso azzurro ci sono solo due strade, le urne o le larghe intese con Berlusconi. "Non avverrà. Sono convinto che Renzi userà le prossime ore per riunire il Pd e rafforzare la riforma".
La soluzione sull’art.18 che il capo gruppo pd propone è: "Si può costruire un modello in cui si allunga in modo considerevole il periodo di prova", dopodichè, "dopo questo lungo periodo di tutele crescenti il reintegro deve rimanere. Chiarendo però i criteri che il giudice del lavoro utilizza per scegliere tra reintegro e indennizzo".
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