Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, durante il suo intervento alla direzione nazionale del Pd, partendo dal caso della scelta dei giudici della Consulta da parte del Parlamento, ha detto: “Siamo in stallo, il Parlamento deve riflettere su questo, su una situazione in cui ci troviamo anche per nostra responsabilità. Questo Parlamento da 18 mesi è bloccato, messo in difficoltà da un blocco che continua a dire no a tutto, ma che dimostra che si sta sgretolando e questo sgretolamento è costante".
A proposito di Pd: “La discussione sugli iscritti mi e’ sembrata un po’ fuori luogo. Si tratta di un tema che abbiamo, io per primo, sbagliato a sottovalutare nella risposta. Serve una riflessione un pochino piu’ approfondita di quella che ho letto in questi giorni: e’ un grande tema, non lo riduciamo a battute macchiettistiche. Il Pd ha numeri non paragonabili a nessuna altra esperienza italiana".
"Nessuno di noi espellerà un senatore che ha fatto una battaglia onesta e trasparente contro le riforme costituzionali", ma "non possiamo essere un comitato elettorale o un club anarchico o di liberi pensatori". "Se c’è un voto di fiducia dobbiamo decidere una comunità dove sta o no, è una discussione da tenere aperta. Un punto di equilibrio deve essere discusso, apriamo una discussione senza imporre idee, ascoltiamoci, decidiamo anche in Assemblea, ma decidiamo come sta insieme una comunità".
“Mi appello a Walter Tocci perché riconsideri la sua scelta di lasciare il Senato: credo sia una cosa bella e positiva se resta con noi". "Un partito del 41% ha bisogno di chi fa le sue battaglie e poi si adegua alla scelta della maggioranza".
"Se il Pd e’ il partito della nazione, deve avere degli strumenti elettorali che lo consentano e allora, meglio il premio alla lista che alla coalizione".
“Mi appello a Walter Tocci perché riconsideri la sua scelta di lasciare il Senato: credo sia una cosa bella e positiva se resta con noi". "Un partito del 41% ha bisogno di chi fa le sue battaglie e poi si adegua alla scelta della maggioranza".
LA DESTRA IN PIAZZA "A Milano, in piazza, c’erano due destre insieme nel tentativo di una elaborazione ideologica, perché la destra in Italia negli ultimi 20 anni si è unita non sui valori ma sul leader". "A Milano Lega e Casa Pound cercavano un terreno ideologico di confronto, è una destra che prova a mettere radici culturali e tenta di fondare una ideologia in linea con larga parte della destra Ue che in Italia è stata fermata dal successo di Grillo e dal nostro risultato. Ma questa destra in Europa c’è".
LA LEOPOLDA Sono già oltre duemila le persone che si sono iscritte online alla quinta edizione della Leopolda, la convention organizzata da Matteo Renzi nella storica stazione ferroviaria di Firenze. I giornalisti accreditati tra italiani e stranieri, hanno superato quota 140. Sono questi alcuni numeri del meeting che si aprirà venerdì 24 ottobre alle 20.30, con gli interventi dal palco. Ciascun intervento avrà una durata massima di quattro minuti.
Nella giornata di sabato 25 sono previsti tavoli di lavoro a gruppi nella mattina e nel pomeriggio. Domenica 26 ottobre alle 9.30 riprenderanno gli interventi dal palco e alle 13 sono attese le conclusioni di Renzi. Il presidente del Consiglio ha assicurato la presenza alla convention per tutti e tre i giorni.
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