Matteo Renzi ad Agorà, su Rai3, commentando il sondaggio di Weber che indica un 40% di indecisi che potrebbe non votare, afferma: "E’ una bella responsabilità. Dobbiamo convincerli che la politica è bella, sono i politici a non esserlo". Il sindaco di Firenze invita poi a partecipare alle primarie e ribadisce che "in un quadro politico dove le altre forze si dividono e si scindono, il Partito Democratico è l’unico che chiede ai cittadini di dire quale partito vogliono". E assicura: "Se vinco io il segretario del partito lo faccio e la prima corrente che sparisce è quella renziana. Se vivi di correntismo succede che ti chiederanno sempre il conto. Se uno ha una buona idea – aggiunge – anche se ha votato Cuperlo non vedo perché non dovrebbe lavorare con me".
Sollecitato sul governo e le larghe intese sottolinea: "Il Pd è in questa fase perché il 25 febbraio non ha vinto le elezioni, non si può dare la colpa a Napolitano per le larghe intese". Quindi la legge elettorale: "Tra il Porcellum e il Mattarellum è meglio il Mattarellum ma non può essere sufficiente. La legge migliore è quella dei sindaci", "se Letta farà le cose che il Pd proporrà mi è indifferente con chi è al governo". Renzi non capisce le polemiche che montano sulla possibilità della doppia carica sindaco-segretario del Pd e al conduttore di Agorà dice: "Il segretario di un partito di solito è anche parlamentare e allora chiediamoci se il lavoro da parlamentare è meno di quello del sindaco".
"Il Pd chiede che la politica faccia le cose sul serio. Fino ad oggi hanno vinto loro (gli alleati di maggioranza, ndr) adesso tocca a noi. Altrimenti ci arrabbiamo". Il candidato alla segreteria del Pd , in caso di una sua vittoria, chiede una "gigantesca" riforma della Giustizia che "deve essere fatta subito e noi daremo una mano a Letta". E precisa: "La riforma non è per Berlusconi, ci sono 60 milioni di italiani a cui pensare. E’ necessario semplificare il sistema della giustizia". Incalzato su amnistia e indulto, dice: "Sono contrario perché già nel 2006 si fece e non fu risolutivo. Proviamo invece ad intervenire sulle cause strutturali dell’affollamento delle carceri". E suggerisce: "Un numero elevato degli attuali detenuti è in carcere a causa della legge Bossi-Fini e la legge Giovanardi, interveniamo su quelle".
Secondo Renzi "Silvio Berlusconi rimane un pericolo elettorale e nessuno nel Pd dica che abbiamo già vinto le prossime elezioni". "Il centro destra – ha aggiunto – ha fatto un’operazione politica molo intelligente con una scissione a tempo che ha diversificato l’offerta elettorale".
Matteo Renzi lo ripete ogni volta che puo’: "Non ho alcuna intenzione di far cadere il governo, quello che mi interessa e’ che faccia le cose e non si limiti a giocare a ‘bandierina’ sull’Imu". E le cose da fare, a partire da subito dopo le primarie, "sono quelle che dice il Pd" con lo stesso Renzi a fare da segretario. Altrimenti? "Che domande… altrimenti ci arrabbiamo", aggiunge il sindaco di Firenze citando il titolo e la battuta di un film con Bud Spencer e Terence Hill. "Il governo deve andare avanti per forza, puo’ durare anche fino al 2018" ma bisogna vedere, per il sindaco di Firenze, "se riuscira’ ad aumentare i posti di lavoro". Per questo, aggiunge, "Letta deve fare politiche disciplinari del lavoro diverse e cambiare la burocrazia".
”Ho sconsigliato ad Enrico letta di mettere la faccia sulla vicenda delle dimissioni di Cancellieri, In ogni caso e’ evidente che il ministro ha sbagliato e fanno male quelli che non lo riconoscono. Ora la attendiamo alla prova dei fatti sulla riforma della giustizia”.
”D’Alema era convinto che Cuperlo vincesse nei circoli, invece D’Alema ha perso da uno ignorante e superficiale, e’ normale che fosse arrabbiato”. Così Matteo Renzi, ironizzando sulle polemiche dell’ex premier che lo aveva accusato di essere ”superficiale” e ”ignorante”. ”D’Alema si definisce un importante dirigente del Partito socialista europeo, io non sono preoccupato di D’Alema ma degli italiani”, ha aggiunto intervenendo ad Agora’. Renzi ha invece avuto parole di apprezzamento per Walter Veltroni e per il suo Pd: ”Ha scritto – ha detto – un bel film, ma gli attori erano sempre i soliti e se teniamo i soliti non si vince”.
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