Massimo D’Alema, prima di una lezione sull’Europa all’universita’ Bocconi di Milano, parla di politica: “Cosa vuol dire scontro politico? Bisogna chiederlo a Renzi – dice l’ex premier ai giornalisti – è lui che vuole sfasciare tutto”. E ancora: “Non credo che Renzi sia sinonimo di inizio e un rinnovamento convincente. Al di la’ del dato generazionale, non vedo elementi di novita’ sul piano politico e culturale rispetto alla stagione che abbiamo vissuto, anzi vedo elementi di continuità”. Nel Pd, sottolinea, “i giovani gia’ ci sono e dirigono il partito a tutti i livelli, non e’ affatto vero che non ci sono”.
Detto questo, le primarie del centrosinistra rappresentano “un confronto da cui bisogna uscire ricostituendo le ragioni dell’unità. Anche i democratici americani si erano divisi tra Obama e la signora Clinton e poi si sono rimessi insieme. E’ la democrazia”.
Una battuta anche sull’attuale esecutivo: “Il governo Monti ha svolto un ruolo molto importante, ma adesso si tratta di andare oltre. La democrazia c’è, ma bisogna uscire da una fase di emergenza per andare a un governo eletto da cittadini, che non potra’ non prendere le mosse dalle novita’ introdotte dal governo Monti a partire dal rigore”. Mario Monti “ha dato molto e sta dando molto, e’ stato un’ottima scelta”. Tuttavia, pur essendo il suo un governo “legittimo”, è “politicamente straordinario, visto che si basa su un’alleanza parlamentare innaturale”.
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