Pierluigi Bersani, intervistato dal quotidiano “ilMattino”, a proposito delle alleanze politiche, spiega la sua proposta: "un patto, una convergenza tra l’area progressista e quella moderata. Il mio compito e’ dare un contributo per creare un’area di progressisti per il governo che accetti il confronto con le forze moderate. Ed evitare nel frattempo che posizioni di sinistra diventino, come in Sicilia, una pura testimonianza". "Casini e altri protagonisti di un centro moderato – prosegue – stanno lavorando per organizzare il loro campo, dopodiche’ lo svolgimento del tema tra due aree distinte che si parlano e’ affidato a meccanismi elettorali che non conosciamo ancora. Ma, ripeto, serve il confronto con i moderati che rifiutano di correre dietro la destra".
Con l’occhio puntato ai risultati delle regionali in Sicilia, Bersani osserva: “con il Pd c’era anche una lista civica attorno a Crocetta, dobbiamo guardare non al singolo risultato ma al dato complessivo. Se si guarda questo dato, la nostra forza rimane intatta mentre gli altri partiti perdono tutti, tranne Grillo".
Primarie? “Dovrebbe farle anche il Pdl". Berlusconi? “Vuole tornare in campo, ma non ha capito che il suo campo mi pare un campo piuttosto impantanato".
Il leader del Pd si dice “seriamente preoccupato” per ciò che riguarda la discussione sulla legge elettorale: “Noi proponiamo un premio di maggioranza del 12 o del 15 per cento, ma c’e’ chi pensa che occorra abbassare il tasso di governabilità secondo il principio ‘Muoia Sansone con tutti i Filistei’. Ma sarebbe un disastro".
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