Nella Prefazione dell’enciclica “Caritas in veritate” di Benedetto XVI è scritto a chiare note: “La Chiesa non ha soluzioni tecniche da offrire e non pretende minimamente d’intromettersi nella politica degli Stati”. Nell’aprile del 2012 intitolai un articolo su Papa Benedetto “Obbedienza! Ma dopo di lui cosa sarà?”: la chiesa diventerà una Onlus caritatevole di volontariato ? Quel “grande Papa” stava già “riedificando” e “ricodificando” dal 2009 una filosofia teologica Cattolica a fronte dell’impoverimento relativista storico che stava sovvertendo le cause con la finalità esclusivamente trascendentale della stessa Chiesa.
Siamo nel 2014: ci siamo! Papa Francesco è diventato l’Amministratore Delegato, Presidente e Governatore della Onlus internazionale Città del Vaticano S.p.A.
Quando, come primo atto, distrusse tutta la Curia romana con vari rimbrotti indirizzati agli “intriganti romani” tra il tripudio dei companeros italiani, l’avevamo capito: il suo compito sarebbe stato quello di eliminare il Romacentrismo per rendere il Vaticano un Regno al proprio ed unico comando. Il Papa nascondendosi dietro al pauperistico nome di Francesco, invece di rendere San Pietro indirizzata al puro misticismo trascendentale come la Porziuncola, si è posto in testa nuovamente il “Triregno”. La nuova Organizzazione dei Cardinali simil-G8 internazionale disegna una vera e propria Azienda diversificata nel mondo intero, la cui supervisione tecnica è coordinata da un Segretariato di Controllo su tutte le funzioni economiche ed amministrative della Santa Sede. Questo organismo è capitanato da un Prefetto proveniente proprio dall’altra parte del mondo: un australiano che assume i compiti di un vero e proprio ministro dell’Economia o del tesoro, essendo questo gruppo coadiuvato – novità assoluta – da sette espertissimi laici. Presto, la sede del Vaticano potrebbe benissimo essere trasportata dall’altra parte del Mondo su di un grattacielo!
Con le scuse di semplificare ed incrementare la trasparenza e i controlli interni delle strutture economiche e di assicurare un maggiore aiuto all’azione del Vaticano in favore dei poveri, si è distrutta completamente la Segreteria di Stato che prima, oltre che a svolgere una funzione di controllo amministrativo, svolgeva il ruolo più importante verso l’esterno, gestendo le relazioni diplomatiche della Santa Sede.
Papa Francesco ha completamente annullato qualsiasi ruolo pubblico mediatico degli altri Cardinali e Vescovi. Sono spariti Bagnasco, Bertone, perfino Tettamanzi, … non parla più nessun alto prelato; nessuno contraddice nessuno: c’è solo il Papa che accarezza i bimbi, che si porta la borsa, che viaggia in una scomodissima utilitaria, che invita tutti i diseredati a sbarcare a Lampedusa, che continua a riprendere pubblicamente, come si fa con i bambini all’oratorio (tra il tripudio dei laici), i preti, vescovi, suore e cardinali, dicendo loro -come al tempo del Duce – di non commentare l’operato del Capo, di non fare pettegolezzi, (silenzio, il nemico – il diavolo – ascolta!) di non perpetuare gli intrighi di corte per far carriera. C’è solo un Papa, osannato da tutta la sinistra laica ex-anticlericale, mangiapreti, rivoluzionaria – come quella guerrigliera, propugnata dalla Teologia della Liberazione sudamericana – che paragona il liberismo “sfrenato” all’inferno, invitando ad essere tutti uguali, poveri tra i poveri! Un Papa – solo – che si porta la borsa da solo, perché non si fida neanche del segretario personale! Un Papa che si chiede chi sia Egli stesso per giudicare un peccatore. Se non lo sa lui, glielo dico io: il Papa è colui il quale viene nominato dallo Spirito Santo come Vicario in Terra da Cristo. Caro Francesco, attento a liberare troppe colombe bianche, ci sono in agguato cornacchie e gabbiani che se le mangiano!
Discussione su questo articolo