Un Giovedi’ Santo ancora tra gli ultimi e tra i piu’ svantaggiati. Nella messa pomeridiana "in Coena Domini", il prossimo 17 aprile, papa Francesco si chinera’ a fare la tradizionale lavanda dei piedi a dodici disabili e anziani con gravi patologie neuromotorie, avendo scelto di celebrare la liturgia del triduo pasquale nel Centro Santa Maria della Provvidenza, della Fondazione Don Carlo Gnocchi, in Via Casal del Marmo, nel quartiere romano Casalotti-Boccea. "Papa Francesco viene a trovare la fragilita’ umana", commenta il direttore Salvatore Provenza.
Il Papa rinnova cosi’ l’usanza che aveva gia’ da arcivescovo di Buenos Aires di fare, il Giovedi’ Santo, l’umile e toccante rito della lavanda dei piedi tra poveri ed emarginati. L’anno scorso, nella stessa zona di Roma dove si rechera’ quest’anno, aveva celebrato la messa nel carcere minorile di Casal del Marmo, lavando i piedi a dodici giovani detenuti di entrambi i sessi, tra cui una ragazza musulmana. Anche stavolta, come era nelle attese, la messa "nella cena del Signore" non sara’ come avveniva sempre nella basilica di San Giovanni in Laterano. E Bergoglio ha scelto di fare un’immersione tra i problemi della disabilita’, delle gravi difficolta’ neuromotorie, vicino ancora una volta a quei portatori di handicap con sempre abbraccia con tanto affetto durante le udienze generali o in ogni uscita dal Vaticano. Alla celebrazione, che si terra’ nella chiesa del Centro della Fondazione Don Gnocchi, parteciperanno gli ospiti della struttura, accompagnati dai familiari, dal personale e dai dirigenti.
"Siamo stupiti e pieni di gioia – spiega il direttore Provenza – per il fatto che il Papa abbia accolto il nostro sommesso invito, avanzato a margine di un’udienza dal nostro presidente, monsignor Angelo Bazzari". "Qui – aggiunge – assistiamo in particolare persone con patologie come il Parkinson e l’Alzheimer e disabili ad alta intensita’ che richiedono un’assistenza importante e continuativa". "Abbiamo anche – spiega ancora Provenza – un laboratorio di ricerca scientifica collegato con strumenti all’avanguardia per la riabilitazione". Il Papa, fa sapere il direttore del Centro, "viene a visitare questa realta’ della comunita’ Don Gnocchi, gli ospiti, i loro parenti, i dipendenti". La struttura assistenziale e riabilitativa, uno dei luoghi cruciali della solidarieta’ a Roma, offre ospitalita’, prestazioni sanitarie e servizi di recupero funzionale e inserimento sociale a persone non autosufficienti, disabili, non assistibili a domicilio. Dispone di 150 posti letto suddivisi tra una residenza sanitaria assistenziale di 60 posti letto, il reparto di riabilitazione estensiva ad alto livello assistenziale di altri 60 posti letto e un reparto di 30 posti letto "in solvenza" per l’assistenza e la riabilitazione integrata di pazienti neuromotori. A questi si aggiungono 40 posti letto di degenza diurna, attivita’ di riabilitazione ambulatoriale e 20 posti di riabilitazione domiciliare.
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