
Papa Francesco, in un messaggio inviato a Riva del Garda per l’incontro di apertura della terza edizione del Festival della famiglia, dedicato al tema "L’ecosistema vita e lavoro. Occupazione femminile e natalità, benessere e crescita economica", spiega che da una strategia condivisa del settore pubblico e privato sulla famiglia può partire il rilancio economico dell’Italia.
"Proprio per l’impegno e la responsabilità che richiedono la messa al mondo e l’educazione dei figli, le famiglie necessitano di un aiuto appropriato da parte delle agenzie pubbliche e delle aziende, in un’ottica di mutua collaborazione – dice il messaggio, letto all’apertura del Festival dall’Arcivescovo della Diocesi di Trento, Luigi Bressan – il preoccupante andamento demografico richiede, da parte di tutti i soggetti interessati, una straordinaria e coraggiosa strategia in favore delle famiglie. Da qui può iniziare anche il rilancio economico per il Paese".
Il pontefice ricorda che la famiglia "ha dei diritti e ha bisogno di sostegni e garanzie per poterli esercitare" ma ha anche dei "doveri verso la società, deve cioè offrire la sua collaborazione a servizio della comunità". È questo, aggiunge, un ambito privilegiato in cui praticare armonicamente "la solidarietà e sussidiarietà, vale a dire la sinergia tra pubblico e privato".
Per Papa Francesco, la donna, con il suo impegno a tutti i livelli, sul lavoro e in famiglia, dà un "contributo impareggiabile alla vita e all’avvenire della società", dunque bisogna fare attenzione al tema dell’occupazione femminile. "Occorre porre attenzione all’occupazione femminile – scrive il pontefice – molte donne avvertono il bisogno di essere meglio riconosciute nei loro diritti, nel valore dei compiti che esse svolgono abitualmente nei diversi settori della vita sociale e professionale, nelle loro aspirazioni in seno alla famiglia e alla società".
Papa Francesco insiste sul fatto che "alcune di loro sono affiancate e quasi schiacciate dalla mole degli impegni e dei compiti, senza trovare sufficiente comprensione e aiuto". Per questo motivo, sottolinea ancora il messaggio, "bisogna fare in modo che la donna non sia, per esigenze economiche, costretta a un lavoro troppo duro e a un orario troppo pesante, che si aggiungono a tutte le sue responsabilità di conduttrice della casa e educatrice dei figli".