Tutto-Ibra. Il "mostro" rossonero e’ tornato in pista alla grande dopo la squalifica con altri schiaffoni agli avversari: una tripletta in 35′. Il gol dello svedese, che ha raggiunto Di Natale a quota 18, ha stroncato sul nascere le speranze di un Palermo che ha una delle peggiori difese del campionato (43 gol subiti, otto nelle ultime due gare). Il Milan ha ripreso a fare la voce grossa (53 gol segnati), dopo il turbolento pareggio con la Juventus e le polemiche che ne sono seguite. Nella ripresa la squadra di Allegri avrebbe potuto farne altri due o tre. Ha segnato solo Thiago Silva e poi al Palermo e’ stata negata la soddisfazione del gol della staffa: Barreto ha colpito il palo. Serataccia per i rosanero. Infranta clamorosamente la "legge del Barbera", quindi: il Milan negli ultimi sei anni non aveva mai vinto sul campo del Palermo e stavolta vi e’ riuscito alla grande, dando un notevole impulso alla sua corsa verso lo scudetto. La Juventus ha il vantaggio di una gara da recuperare e il Milan deve pensare pure alla Champions, ma il successo ha conferrmato che i rossoneri possono fare il bis del titolo di Campione d’Italia. Mutti ha affrontato i rossoneri con una difesa debole e inedita per le assenze di Silvestre e Balzaretti: Pisano ha giocato a sinistra da dove Abate e’ partito spesso, mentre Migliaccio (anche lui in difficolta’) ha fatto il centrale difensivo. Il tecnico rosanero ha confermato il centrocampo e l’attacco, con Bertolo in mediana accanto a Barreto e Donati e Ilicic trequartista dietro a Budan e Miccoli.
Allegri, che ha recuperato Ibrahimovic (25 gol in 28 partite in stagione), ha piazzato ancora Emamuelson a tutto campo alle spalle dello svedese e di Robinho (anche lui in grande serata), mentre a centrocampo ha fatto giocare Ambrosini (squalificato in Champions) al posto di Van Bommel. In difesa Bonera centrale per la squalifica di Mexes. Nella ripresa sono entrati Mesbah e il brioso El Shaarawy. Il Milan, grazie alla spinta di Abate sulla destra, all’apporto dell’ex rosanero Nocerino e di Emanuelson, nonche’ al peso di Ibrahimovic, e’ stato subito pericoloso: lo svedese al 4′ da fuori area ha impegnato Viviano in una difficile respinta. Il Palermo e’ sembrato in difficolta’ e la sua improvvisata difesa ha sofferto parecchio. Anche Muntari e’ andato al tiro, come Emanuelson: una specie di bombardamento quasi sempre senza precisione. Solo Barreto ha spezzato l’assedio al 12′, tirando centralmente. Nella fase offensiva i rosanero sono apparsi disinvolti: Bertolo e Ilicic sulla destra hanno promosso qualche iniziativa pericolosa. Ma il gol rossonero e’ sembrato dover arrivare da un momento all’altro. E infatti al 21′ il Milan e’ passato: errore di Mantovani a 25 metri dalla porta: Robinho ha dato a Ibrahimovic nello stretto, al limite, e lo svedese di sinistro ha giustiziato Viviano. La reazione dei rosanero: un colpo di testa (fuori) di Budan su punizione di Miccoli da destra. Dopo una mischia furibonda in area rossonera con tiro di Migliaccio respinto, al 31′ un contropiede del Milan ha punito ancora il Palermo: Robinho ha servito Ibrahimovic che ha ricevuto la palla sul destro, se l’e’ portata sul sinistro e ha trafitto dal limite il portiere rosanero sulla destra rasoterra. In due parole: la squadra di Mutti e’ sembrata inguardabile nella fase difensiva.
Il terzo gol di Ibrahimovic al 35′ ha praticamente chiuso la partita: destro nell’angolo alla sinistra di Viviano da fuori area. Il portiere palermitano ha salvato di piede un tiro dello svedese da pochi metri al 39′. Insomma, non c’e’ stata partita, si e’ potuto concludere dopo il primo tempo. Allegri ha inserito nella ripresa Mesbah al posto di Antonini. Il Milan ha cercato il quarto gol con Abate (alto), con Ibra (colpo di testa deviato sulla traversa da Viviano), El Shaarawy (entrato al posto dell’infortunato Emanuelson) ha costretto Viviano a una grande deviazione sulla sinistra. Nulla ha potuto il bravissimo portiere rosanero al 13′ : El Shaarawy da sinistra, colpo di testa di Thiago Silva violentissimo sotto la traversa e 4-0. Il Palermo non e’ stato fortunato al 16′, quando Miccoli ha servito Barreto che con una bella girata di sinistro ha bollato il palo alla destra di Abbiati. Un errore di Thiago Silva al 40′ ha regalato a Zahavi, appena entrato, ma da pochi metri l’israeliano ha sparato in curva. Nel finale si e’ rivisto Pippo Inzaghi al posto di Robinho, ma solo per onor di firma. In ogni caso, una partita da dimenticare, per i rosanero.
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