Matteo Renzi ”fa tante promesse”, ma una cosa l’ha fatta, ”un cambio generazionale: anche il centrodestra deve fare questo”. Lo ha detto Roberto Maroni confermando la convinzione che Silvio Berlusconi non sia più la guida del centrodestra alle prossime Politiche. L’uomo di Arcore ”faccia questo atto di coraggio”, ha aggiunto Maroni, ribadendo in una intervista a Telelombardia quanto detto ieri sera alla festa della Lega ad Alzano Lombardo.
Maroni, dunque, ribadisce l’importanza delle primarie per la coalizione di Centrodestra. "La spinta del rinnovamento di Renzi e’ ineludibile”, quindi “se non vogliamo essere suoi succubi per i prossimi vent’anni, è necessario trovare un candidato nuovo, giovane. Soprattutto, scelto dal popolo sovrano del centrodestra attraverso le primarie".
Primarie come parola d’ordine, per il leghista. Una parola che però al Cavaliere non è mai piaciuta. Maroni lo sa: “Berlusconi e’ un po’ sordo dall’orecchio delle primarie, lui e’ un grande leader politico, ma non puo’ pensare di guidare una coalizione nel 2018: bisogna darsi una mossa e farlo adesso”. Maroni assicura: “Pressero’ Berlusconi perche’ pensi alle primarie gia’ per questo autunno, nel caso si debba tornare subito alle urne”.
Chi vorrebbe leader del centrodestra? Ovviamente, i candidati favoriti di Maroni sono Matteo Salvini, attuale leader del Carroccio, e Flavio Tosi, sindaco di Verona.
Discussione su questo articolo