Con i 6 miliardi in tre anni di credito alle aziende dell’agroalimentare, in virtù del protocollo d’intesa fra ministero delle politiche agricole e Intesa Sanpaolo firmato oggi a Palazzo Chigi, nei prossimi anni si genereranno "10 miliardi di investimenti" e "si creeranno, si stima, 70mila posti di lavoro". Lo sottolinea il presidente del Consiglio Matteo Renzi, in un post sul suo profilo Facebook nel quale rivendica la strategia messa in campo per rilanciare il settore delcibo made in Italy: "Non provvedimenti spot slegati tra loro, ma una idea d’insieme per il futuro dell`Italia. Dove qualità, sostenibilità, tradizione, impresa, lavoro, in particolare al Sud e per i giovani, stanno insieme in una visione per il futuro del Paese".
Spiega Renzi: "Fino a qualche tempo fa c`era chi pensava all’agricoltura come a un retaggio del passato. Ma noi sappiamo bene che non è così; è, invece, un settore strategico della nostra economia, dove emergono le qualità, le capacità, l`identità stessa del nostro paese, del nostro territorio, anche nel mondo. Pensate al cibo, al food, settore in cui l`Italia non ha rivali sul pianeta".
Il premier elenca poi i "numeri importanti" e i "risultati incoraggianti" ottenuti in questo, "grazie anche allo straordinario volano costituito da Expo", pasato dagli "scandali" e dallo "scetticismo" ad essere "studiato nel mondo come una case history di successo, simbolo della capacità di fare e realizzare tutta italiana". Il 2015 havisto infatti "il record delle esportazioni dell`agroalimentare: 36 miliardi di euro, oltre ad aver riconquistato il primato mondiale – con buona pace dei nostri amici francesi – di produzione vinicola". Non solo: "Nei primi 6 mesi del 2015 il Pil agricolo in Italia è aumentato del 6%, creando 20mila nuovi occupati, in particolare tra i giovani. Nei primi 10 mesi del 2015 nel settore agroalimentare sono nate 53mila nuove imprese. Abbiamo speso il 98% dei fondi europei nello sviluppo rurale".
Sviluppo che potrà continuare nel 2016 grazie anche alle misure inserite in legge di Stabilità: "Via Imu e Irap dai terreni agricoli, innanzitutto" e "gli agricoltori risparmieranno 600 milioni". Poi "abbiamo Istituito un fondo di 45 milioni per la sicurezza dei macchinari agricoli, aumentato le compensazioni Iva per la produzione di latte e sulle carni bovine e suine. Abbiamo previsto di estendere gli sgravi per le assunzioni a tutele crescenti nel settore agricoloed esteso il credito d`imposta per gli investimenti produttivi anche all’agricoltura e alla pesca nel Mezzogiorno. Rifinanziato il programma triennale di pesca e acquacultura, oltre al rifinanziamento della cassa integrazione della pesca. Potrei continuare: abbiamo istituito il registro unico dei controlli, riconvertiti in agricoltura 5.500 ettari di terre pubbliche. Abbiamo promosso un disegno di legge di lotta al caporalato. Inasprita la lotta all`agropirateria sul web con già più di 500 azioni legali a tutela del made in Italy, grazie ad accordi – unici al mondo – con Ebay e Alibaba. Con il progetto Sprecozero ci siamo posti l`obiettivo di recuperare 1 milione di tonnellate di cibo nel 2016, il tema fondamentale dello spreco alimentare, in linea con l`idea una società più sana, più consapevole, più sobria, più responsabile". Insomma, "non interventi spot" ma "una idea d’insieme per il futuro dell’Italia".
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