Made in Italy, olio: arriva l’obbligo del tappo antitruffa

Contro le truffe, entra in vigore l’obbligo del tappo antirabbocco per tutti i contenitori di olio extra vergine di oliva serviti nei pubblici esercizi, secondo quanto previsto dalla legge europea 2013 bis approvata dal Parlamento e pubblicata sul supplemento n.83 della Gazzetta Ufficiale 261. Lo ricorda Coldiretti sottolineando che si tratta di "una misura di trasparenza per evitare che le vecchie oliere in bar, mense, ristoranti e pizzerie vengano riempite o allungate con prodotti stranieri spacciati per italiani, come purtroppo spesso avviene in una situazione in cui sono aumentate del 45% le importazioni nei primi sette mesi del 2014".

Secondo il provvedimento, gli oli di oliva vergini proposti in confezioni nei pubblici esercizi, fatti salvi gli usi di cucina e di preparazione dei pasti, devono essere presentati – sottolinea la Coldiretti – in contenitori etichettati conformemente alla normativa vigente, forniti di idoneo dispositivo di chiusura in modo che il contenuto non possa essere modificato senza che la confezione sia aperta o alterata e provvisti di un sistema di protezione che non ne permetta il riutilizzo dopo l’esaurimento del contenuto originale indicato nell’etichetta.

La legge – riferisce la Coldiretti – prevede anche sanzioni per chi non usera’ oliere con tappo antirabbocco che vanno da 1 a 8mila euro e la confisca del prodotto.

"Le novita’ per il prodotto simbolo della dieta mediterranea- precisa la Coldiretti- non si fermano, pero’, al tappo antirabbocco". E’ infatti prevista anche una piu’ accentuata rilevanza cromatica rispetto all’etichettatura degli oli che siano prodotti con miscele provenienti da uno o piu’ Stati, cosi’ da mettere in guardia il consumatore sulla diversa qualita’ e composizione merceologica del prodotto.

"Va detto, anche che le modifiche introdotte nel corpo della cosiddetta legge salva-oli ne assicurano ora la piu’ ampia operativita’ richiedendo a tutti gli organi di polizia giudiziaria un rafforzato impegno su tutti i fronti, dal controllo del traffico di perfezionamento attivo a quello delle modalita’ di vendita sottocosto- segnala il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo- in una situazione in cui la produzione nazionale e’ crollata quest’anno del 35% a circa 300mila tonnellate, occorre adottare tutte le misure necessarie per garantire trasparenza negli scambi, combattere i rischi di frodi e assicurare la possibilita’ di fare una scelta di acquisto consapevole ai consumatori italiani". Moncalvo chiede quindi di mettere a punto "una task force coordinata di controllo per l’immediata attuazione delle norme contenute nella legge ‘salva olio’ approvata dal Parlamento".

Il richiamo – precisa la Coldiretti – in particolare, "e’ alle norme sul funzionamento del mercato e della concorrenza: dalla previa autorizzazione del ministero delle Politiche agricole all’ammissione al regime di perfezionamento attivo nel caso di acquisto dai Paesi extra Ue di miscele di olio fino alla disciplina contro il segreto, che contempla l’accesso ai documenti degli uffici di sanita’ marittima, aerea e di frontiera delle informazioni detenute attraverso collegamenti a banche dati elettroniche".