La Giunta per le autorizzazioni del Senato ha dato il suo via libera alla richiesta di arresto per il senatore ex tesoriere della Margherita, Luigi Lusi. Con 13 voti favorevoli all’arresto, due astenuti e soli 4 contrari il responso della commissione di palazzo Madama rischia di essere il preludio di un pronunciamento dell’Aula che potrebbe essere anch’esso sfavorevole per il senatore ex Dl e costituire il primo caso di autorizzazione alla detenzione di un senatore.
‘Era un esito atteso. Non mi aspettavo che la Giunta votasse contro l’arresto’ confessa il senatore indagato. ‘La giustizia fara’ il suo corso’ si limita a commentare l’ex leader Dl Francesco Rutelli in attesa che l’aula si pronunci. E in attesa di vedere se il pronunciamento avverra’ attraverso un voto segreto, l’unica chance che sembra avere il senatore di vedere respinta la richiesta dei magistrati. Ma che, allo stato dei fatti, nessuno preannuncia, tantomeno il Pdl. Partito che oggi si e’ trovato a votare contro l’arresto con soli quattro senatori.
Dei tredici componenti presenti in Giunta hanno infatti votato contro la relazione del senatore pidiellino Ferruccio Saro, contrario all’autorizzazione a procedere, solo quattro senatori del suo partito. Degli altri tre presenti in Giunta, infatti, Lucio Malan non era presente al voto mentre Alberto Balboni e Franco Mugnai si sono astenuti perche’ chiedevano di acquisire altra documentazione, come il verbale della segretaria di Lusi, o di leggere l’ordinanza del Tribunale del riesame ‘che ci e’ stata consegnata solo questa mattina’. Possibilita’ negata dal presidente della Giunta, il democratico Marco Follini, il quale non solo ha partecipato al voto ma si propone come relatore in Aula, visto che e’ stata bocciata la posizione del relatore in Giunta. ‘Proporro’ all’Assemblea di autorizzare l’arresto’ annuncia lui senza mezzi termini mentre la capogruppo, Anna Finocchiaro avverte: in aula il voto dovra’ essere ‘assolutamente trasparente. Sarebbe inaccettabile una richiesta di voto segreto o qualunque giochetto’ dice.
Per ora, pero’, nessuno nel Pdl si esprime. Il voto segreto non sara’ chiesto dal ne’ dal relatore Saro ne’ dal capogruppo Pdl in Giunta Balboni. ‘Chiedere noi il voto segreto? Assolutamente no’, dice quest’ultimo mentre Saro si limita ad affermare che non sara’ lui a proporlo, dopo averlo fatto per De Gregorio. ‘In aula indicheremo ai senatori del Pdl di esprimere il proprio voto in base alla libera coscienza personale’, annunciano intanto il capogruppo e il vice Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello. Per Follini il Senato dovra’ dire si’ all’arresto, non essendo stato ravvisato alcun ‘fumus persecutionis’. Che non viene, infatti, riscontrato neppure nella relazione difensiva di Saro. Il quale, invece, motiva la sua richiesta di votare no all’arresto perche’ non vede ‘pericolo di fuga, di reiterazione del reato ne’ di inquinamento delle prove. Inoltre – spiega – con un eventuale arresto si intaccherebbe il plenum del Senato’.
Sta ora alla conferenza dei capigruppo mettere in calendario il voto su Lusi. E il voto non dovrebbe tardare; ‘per quanto mi riguarda potrebbe essere anche oggi pomeriggio’ taglia corto Follini. In attesa di conoscere l’esito del voto di palazzo Madama, anche alla Camera si procede con la richiesta di autorizzare l’uso delle intercettazioni nei confronti del coordinatore del Pdl, Denis Verdini, coinvolto nell’inchiesta sulla cosiddetta P3. La Giunta per le Autorizzazioni di Montecitorio ha infatti accolto la richiesta della Procura di Roma a cui si e’ opposto solo il Pdl.
Intanto viene convocata l’ultima assemblea della Margherita per sabato prossimo. ‘E li’ finisce tutto’, commenta Francesco Rutelli facendo riferimento alla vicenda dell’ex tesoriere.
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