E’ Luca Parmitano il primo astronauta italiano a passeggiare nello spazio. Tocca a lui rimuovere un esperimento da riportare sulla Terra, sistemare alcuni cavi per preparare l’attracco del nuovo modulo russo Mlm, prossimamente in arrivo sulla stazione e scattare foto dell’Ams, il laboratorio italiano per lo studio dell’antimateria. A dividere Parmitano dallo spazio più profondo c’è solo la sua tuta Emu (Extravehicular mobility unit), lo speciale scafandro pressurizzato che è quasi un’astronave indossabile, collegata alla stazione solo tramite un cavo di sicurezza o, in alcuni casi, il braccio robotico.
Parmitano, dallo spazio, ha “cinguettato” su Twitter: “vado a fare due passi”. Nel suo ultimo tweet ha poi scritto: “Fra poche ore, dall’AirLock inizierà un nuovo percorso di questa straordinaria avventura. I pensieri sono di gratitudine per il privilegio".
Il nostro connazionale, che ha trascorso la vigilia della sua prima passeggiata spaziale ripassando le procedure di uscita e verificando il funzionamento dei sistemi di comunicazione della sua tuta americana, dovrà stare sei ore e mezza a lavorare sospeso nel vuoto. Prima della “passeggiata”, anche due ore di ginnastica, poi cena e riposo.
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