1: L’ALFABETO ITALIANO HA SOLO 21 LETTERE
L’alfabeto italiano possiede solo 21 lettere, e ne sono escluse j, k, w, x, e y. Derivato dall’alfabeto latino, viene considerato come il più prossimo corrispondente di questa lingua “morta” fra le parlate in uso ancora oggi. Queste lettere sono tutte condivise con l’alfabeto inglese, ma le lettere italiane impiegano un sistema di accenti e non sono pronunciate nella stessa maniera.
2: IL 1861 È L’ANNO IN CUI L’ITALIANO DIVENNE UN IDIOMA UFFICIALE
Al principio del 1861, il parlamento nazionale si riunì e proclamò l’unificazione dell’Italia, e fu all’incirca allo stesso tempo che emerse una versione standard della lingua italiana. Apparentemente, a quell’epoca, l’italiano odierno era una lingua poco conosciuta, parlata solo da meno del 3-5% della popolazione che viveva nel Paese recentemente unificato. Sebbene esistessero all’epoca molti dialetti, l’eminente scrittore italiano Dante, ed il linguista Petrarca, spianarono la strada al dialetto toscano perché divenisse l’idioma nazionale dell’Italia.
3: L’ITALIANO È PARLATO DA OLTRE 85 MILIONI DI PERSONE IN TUTTO IL MONDO
La lingua italiana è una delle più popolari ed influenti al mondo. L’italiano è la lingua materna di circa 65 milioni di parlanti residenti nell’UE, e la seconda lingua di altri 15 milioni di persone. Oltre ad essere l’idioma nazionale dell’Italia, l’italiano è una delle lingue ufficiali in Svizzera, San Marino, Città del Vaticano, ed Istria, ed è parlato da oltre 85 milioni di persone a livello globale.

4: L’ITALIANO È LA QUINTA LINGUA PIÙ STUDIATA NEGLI STATI UNITI
La maggior parte degli studenti americani imparano una lingua straniera, all’università o nelle scuole superiori, e l’italiano è fra le più popolari. Per più di cent’anni, l’italiano è stata una lingua molto parlata in America, grazie alle vaste ondate d’immigrazione avvenute verso la fine del XIX secolo. Oggi quasi 700.000 americani parlano italiano, la maggioranza dei quali abita a New York City, Los Angeles, Chicago e San Francisco, fra varie altre città. Ciò fa dell’italiano la quinta lingua più studiata nelle scuole statunitensi.
5: LA PAROLA ITALIANA PIÙ LUNGA È COMPOSTA DA 30 LETTERE
Questo potrebbe essere il punto più divertente. I tedeschi sono famosi per la loro passione per vocaboli e frasi lunghe, ma non sono gli unici a cui piace superare i limiti. Oggi, “psiconeuroendocrinoimmunologia” è la parola più lunga del vocabolario italiano, e registra 30 lettere e 13 sillabe. Il vocabolo ha un acronimo, PNEI, e si riferisce allo studio delle funzioni dei sistemi nervoso, immunitario, ed endocrino.
6: L’ITALIANO È L’IDIOMA UFFICIALE DELLA MUSICA CLASSICA
Crescendo, soprano, alto e tempo. Tutte queste parole hanno un’origine italiana; quindi non c’è davvero da meravigliarsi se questa lingua ha un così potente influsso sull’arte musicale. Il fenomeno si deve in larga parte alla diffusione della notazione musicale italiana nel corso delle epoche rinascimentale e barocca. L’italiano divenne perciò più universale in quanto standard per la composizione musicale, ad un’epoca in cui molti eminenti compositori erano essi stessi italiani.

7: I DIALETTI ITALIANI SONO COMPLETAMENTE DIVERSI GLI UNI DAGLI ALTRI
Davvero, non c’è nulla che vi possa trasportare in una data regione d’Italia più rapidamente del suo dialetto. In Italia esistono numerosi dialetti, ma l’italiano standard è basato sul dialetto toscano. Cosa interessante, questa varietà di linguaggi in Italia si sviluppò in maniera indipendente dal latino. Per secoli, fino al 1861, l’Italia era divisa in diversi Stati sotto dominazione straniera, e ciascuno di essi aveva il suo particolare idioma regionale che coesisteva con l’italiano “standard”.
8: IL PRIMO TESTO DI TUTTI I TEMPI IN LINGUA ITALIANA RISALE A PIÙ DI 1000 ANNI FA
All’alba del XIII secolo, ci fu una marea di letteratura, specialmente poesia, che cominciò ad essere pubblicata in italiano. I primi testi scritti in vernacolare, che somigliano a ciò che oggi riconosciamo come lingua italiana, risalgono agli anni 960-963. Sono noti come Placiti Cassinesi, e sono dei documenti giuridici che trattavano di una disputa, riguardo alla proprietà di certi terreni, fra monasteri dell’Italia meridionale situati presso la città di Capua in Campania.
9: FU UN ITALIANO A CREARE LA PAROLA “VOLT”
Be’, non proprio un italiano qualunque: un fisico, chimico, ed inventore, per essere esatti. Sì, tutti sappiamo che Thomas Edison inventò la lampadina, ma quest’invenzione non sarebbe nulla senza l’italiano Alessandro Volta. Volta fu uno di quei curiosi sperimentatori che fece una scoperta decisiva nel 1799, quando creò la pila voltaica, sostanzialmente la prima batteria elettrica. Dal suo cognome deriva il termine volt, che è l’unità di misura standard dell’elettricità.
10: L’ITALIANO VENNE STANDARDIZZATO DA DANTE ALIGHIERI
L’italiano moderno prese forma da Dante, uno scrittore italiano cui spesso si fa riferimento come al “Padre della lingua italiana”. Ma non fu solo questo, bensì anche un pensatore politico, ed il massimo eroe culturale della nazione per il suo ruolo nell’istituzione della lingua. Durante il Medioevo, gran parte della poesia e letteratura erano scritte in latino, ma Dante è celebre soprattutto per aver composto il poema epico La Divina Commedia in dialetto toscano, lasciando così un’impronta indelebile sulla lingua e favorendo la posizione dell’italiano toscano come base per la lingua italiana parlata al giorno d’oggi.