Italo Bocchino, intervenuto al convegno dei giovani di Futuro e Libertà, "Liberalizziamo l’Italia", parla di lavoro e articolo 18. Il vicepresidente Fli pone provocatoriamente il tema della riforma: "Oggi tanti dicono che la rivoluzione si fa con l’art 18. Ma chi se ne frega dell’articolo 18! Mi chiedo: qual e’ il motivo per cui l’articolo 18 ce l’ha solo l’Italia? Perche’ siamo l’unico Paese di geni che hanno trovato questa soluzione brillante? O forse perche’ siamo gli unici che hanno sbagliato a dare troppi privilegi ad alcuni togliendone a tanti altri?". Bella domanda.
Il braccio destro di Gianfranco Fini, rivolgendosi ai giovani presenti, li sprona: "Dovete nuotare in mare aperto, dovete chiedere e pretendere una rivoluzione meritocratica, non accettare mai raccomandazioni, rifiutare ogni privilegio. Dovreste fare una lista con le persone che vi rubano il futuro: evasori, baroni messi nelle universita’ dall’alto, corrotti". Per questo, "mandate a casa tutti, e quando sarete al posto nostro che oggi facciamo politica vorrà dire che avrete fatto un buon lavoro".
Ci sono tanti giovani che provano a fare quel che dice Bocchino. Ma l’Italia, un Paese vecchio in tutti i sensi, spesso li stritola durante il cammino. Non per questo bisogna smettere di provare. Forza giovani, continuate a lottare per conquistarvi passo dopo passo il vostro futuro.
Discussione su questo articolo