Il personale del servizio Cites centrale del Corpo forestale dello Stato, ha eseguito questa mattina la confisca del giardino zoologico abusivo del ‘Safari park’ di Latina, sequestrato lo scorso settembre. Si tratta della prima acquisizione coattiva da parte dello Stato di una intera struttura zoologica e degli esemplari in essa ospitati. L’operazione e’ stata eseguita in base all’intesa tra il Corpo forestale dello Stato, la Prefettura di Latina e il ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del mare. La confisca e’ scaturita da una contestazione amministrativa, nell’ambito delle attivita’ di controllo svolte dal Corpo forestale dello Stato, relative alla corretta applicazione della normativa vigente in materia di giardini zoologici, che prevede pesanti sanzioni amministrative – fino a 90.000 euro – per chi esercita l’attivita’ in assenza della prevista licenza. Il ‘Safari park’ esponeva al pubblico, oltre a diversi animali domestici, anche alcuni esemplari appartenenti a specie protette dalla Convenzione di Washington, tra cui: un elefante, uno scimpanze’, macachi, canguri, istrici, testuggini di terra e tartarughe d’acqua.
Il personale del Cites centrale e’ intervenuto, in collaborazione con gli agenti del Comando stazione di Latina, insieme al personale appartenente all’Asl locale e ad alcuni veterinari, per garantire lo spostamento in sicurezza di 30 animali, considerati pericolosi e detenuti in strutture non autorizzate, e per assicurare la salvaguardia della salute e l’incolumita’ pubblica. Gli esemplari in questione sono stati trasferiti presso idonei centri specializzati nel recupero per la fauna esotica e selvatica nel Lazio e in Emilia Romagna.
I due proprietari dello zoo sono stati denunciati penalmente per detenzione illegale di animali pericolosi e violazione dei sigilli. Nel corso dell’operazione, sono stati rinvenuti, inoltre, una civetta delle nevi e una iguana detenute in condizioni incompatibili con la loro natura, per questo i due proprietari del giardino zoologico dovranno ora rispondere anche di maltrattamento animale. Gli animali sono stati, quindi, sequestrati e immediatamente trasferiti presso una clinica veterinaria a Roma. Gli altri animali rimasti nella struttura saranno trasferiti nei prossimi giorni, anche con la collaborazione delle associazioni ambientaliste.
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