“Perché del resto nessuna lingua viva ha, né può avere un vocabolario che la contenga tutta, massime quanto ai modi, che son sempre (finch’ella vive) all’arbitrio dello scrittore. E ciò tanto più nell’italiana (per indole sua). La quale molto meno può esser compresa in un vocabolario, quanto ch’ella è più vasta di tutte le viventi” (Giacomo Leopardi)
“L’italiano è meraviglioso. Ha una storia diversa da quelle delle altre lingue europee, essendo fiorito ben prima che ci fosse lo Stato nazionale. Sviluppatosi nel Medioevo come idioma popolare sulla base di un latino che non si parlava più, ha poi avuto uno straordinario sviluppo nel campo letterario, tanto da diventare presto la lingua europea più colta e raffinata, non a caso assai amata all’estero” (Claudio Marazzini, presidente dell’Accademia della Crusca)
“La nostra lingua è seminata di trabocchetti per gli stranieri che la studiano, figuriamoci per gli italiani, che non la studiano mai” (Cesare Marchi)
INGLESISMI E FORESTIERISMI
Udite, udite. La lingua italiana è popolarissima e (inaspettatamente, scusatemi, non ci credevo) molti, moltissimi sono pronti a difenderla da inglesismi e forestierismi assortiti. Torno sull’argomento perché sono piacevolmente sommerso da messaggi, informazioni, incoraggiamenti. Scelgo la lettera più lusinghiera, firmata dal lettore Giovanni Potena…
LA LETTERA PIÙ LUSINGHIERA
“Vi prego di trasmettere a Cesare Lanza – scrive Giovanni Potena – la mia più completa adesione al suo appello a proposito della difesa della lingua italiana. E spero proprio che nasca una diffusa voglia di evitare inglesismi o francesismi, quando abbiamo un termine italiano perfetto per definire il nostro pensiero. Dunque insistete, insistete!!!! E vi ringrazio, con complimenti per ciò che fate”
IL PREMIO SOCRATE
Grazie! Ed ecco la mia prima iniziativa: nel Premio Socrate per il merito, che ho fondato alcuni anni fa, ho deciso di istituire una sezione destinata a chi si batte per sostenere la nostra lingua, il personaggio più meritevole sarà premiato nel 2020.
LA TERZA SETTIMANA DI OTTOBRE
Vi informo che ogni anno, nella terza settimana di ottobre, si svolge “La settimana della lingua italiana”, con il sostegno del Presidente Sergio Mattarella e dell’Accademia della Crusca (massima autorità che “il più bel fior ne coglie”, dal 1570). Con conferenze, spettacoli teatrali, mostre e incontri con scrittori. Verificherò, verificheremo.
UNA BATTAGLIA UTOPISTICA?
So bene che si tratta di una battaglia utopistica, per fortuna morirò prima di vedere la fine dell’utopia, ma temo che figli e nipoti dovranno arrendersi. Anche perché, ahimè, si legge sempre meno. Umberto Eco (che apprezzo, ma non è un mio idolo) scrisse: “La lingua va dove vuole, ma è sensibile ai suggerimenti della letteratura… Senza Dante non ci sarebbe stato un italiano unificato. E pensiamo a cosa sarebbe stata la civiltà greca senza Omero…”