Mai capite le vere motivazioni di quel gesto e mai scoperti i mandanti. Quello che sappiamo di quei misteriosi spari è che li esplose un certo Mehmet Ali Ağca, terrorista turco che si trovava in Piazza San Pietro e a pochi metri da Sua Santità il 13 gennaio dell’81 alle ore 17:22 circa. Uno dei proiettili è oggi incastonato per volontà proprio del Papa polacco nella corona della statua della Madonna di Fatima, in Portogallo.
Nel corso delle indagini tante le accuse e le controaccuse, le teorie, i sospetti e le ipotesi. Tutto e il contrario di tutto. Si è parlato di Kgb, Stati, agenti bulgari ed infine il gruppo dei Lupi grigi di estrema destra ed un ipotetico collegamento con la CIA. Gli uni che accusano gli altri, praticamente tutti che lo volevano morto. Anche la mafia si dirà poi e lo stesso Ağca in una delle sue ultime e controverse dichiarazioni puntò il dito su l’ayatollah Khomeini.
Uno dei tanti casi mai risolti, dei misteri di Prima Repubblica e dei cosiddetti Top Secret che, a distanza di oltre trent’anni, ancora resta avvolto dal totale riserbo.
Due anni dopo Karol il Santo andò a trovare il suo attentatore in carcere e, in uno storico faccia a faccia, lo perdonò:
“Ho parlato con lui come si parla con un fratello, al quale ho perdonato e che gode della mia fiducia. Quello che ci siamo detti è un segreto tra me e lui”, disse Papa Giovanni Paolo II.
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