“Da oggi ha preso il via in Uganda la seconda edizione del Torneo di calcio del popolo Acholi. Si tratta di un torneo per uomini e donne, giocato in 6 distretti, verso le finali che si svolgeranno a Gulu, il 30 ottobre prossimo”. Ne dà notizia la sede italiana di SUFO (Summit Foundation) presso il Gruppo EveryOne.
I giocatori e i loro allenatori non scenderanno in campo con il solo obiettivo di vincere la coppa, ma anche di educare gli atleti e il pubblico su argomenti che li aiuteranno a superare le sfide della loro vita al di fuori del campo da calcio e degli spalti: come evitare gravidanze precoci, come superare i conflitti a casa senza usare la violenza, l’importanza della pianificazione familiare. Ognuno si impegnerà quindi per i valori sportivi e nel contempo per il traguardo di vivere in una famiglia sana.
Intorno al campo, alcune ONG forniranno servizi di consulenza e controllo contro la diffusione del virus HIV e di informazione e consapevolezza contro il diffondersi della violenza di genere. Tali servizi riguarderanno inoltre la pianificazione familiare, l’educazione ai diritti del consumatore e lo sviluppo civile e sociale dei giovani.
“Perché un torneo di calcio? Perché il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (UNFPA) ritiene che sia responsabilità di tutti un progetto per rendere questo mondo un posto migliore” spiegano da SUFO. “È per questo che l’UNFPA ha affidato a noi della Summit Foundation l’organizzazione di un torneo di calcio in Nord Uganda, con il coinvolgimento di organizzazioni non governative, organizzazioni comunitarie e partner per lo sviluppo. Un progetto per intraprendere buone pratiche e azioni che renderanno il mondo un luogo più sicuro, più sano e migliore per tutti noi: coloro che oggi sono qui e quelli che si uniranno a noi in futuro”.
Discussione su questo articolo