Meccanismi decisionali piu’ agili e un ampio coinvolgimento nell’area del Mediterraneo. Sono le proposte di riforma per l’Osce gia’ approvate dall’Assemblea parlamentare e illustrate oggi nel quartier generale dell’Organizzazione a Vienna da Matteo Mecacci, presidente della Commissione democrazia, diritti umani e questioni umanitarie dell’Assemblea. "Uno dei problemi dell’organizzazione e’ che si decide solo per consenso, un meccanismo che porta all’immobilismo", sottolinea Mecacci al termine dell’audizione, ricordando l’approvazione durante la sessione di luglio a Belgrado di una risoluzione italiana, con cui si chiede il passaggio dall’unanimita’ alla cosiddetta procedura del "consenso meno uno". Altra proposta di riforma formulata dall’Assemblea parlamentare e presentata oggi a Vienna riguarda il coinvolgimento dell’organizzazione nel Mediterraneo. Proposta che pero’ trova resistenze da parte "dei Paesi del Nord Europa", riferisce ancora Mecacci, auspicando che in occasione del prossimo Consiglio ministeriale a Vilnius vi sia da parte dei governi Osce "un impegno forte a dare assistenza politica e tecnica, laddove richiesto, ai processi di transizione democratica".
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