90 tra le migliori etichette italiane, che nel 2011 hanno conquistato l’eccellenza della guida enologica italiana, hanno partecipato all’evento, organizzato da Sinodrink, il piu’ grande importatore di vino italiano in Cina. Hanno collaborato anche il Consolato italiano a Shanghai e l’Ice sezione di Shanghai.
E’ stato Marco Sabellico, esperto di vini, a presentare la guida, apprezzatissima dagli addetti ai lavori cinesi, che hanno poi affollato gli stand dei viticoltori italiani per le degustazioni dei loro vini: “Questa e’ la prima esperienza forte in Asia, con la guida in cinese e la manifestazione di oggi a Shanghai che segue una analoga ad Hong Kong. La partecipazione così numerosa qui a Shanghai di tanta gente e’ espressione dell’interesse verso il vino italiano che si piazza sempre come un dei migliori biglietti da visita per il nostro paese”.
Apprezzati nella degustazione dei buyer cinesi, non solo i classici italiani Barolo e Chianti, ma anche la Falaghina, il Falerno, i prosecchi.
Il console De Luca ha voluto ricordare che in Cina il settore del vino “è in continua crescita per il nostro paese. Soprattutto nelle bollicine, siamo secondi dopo la Francia con un aumento, rispetto all’anno scorso di vino importato in Cina, dell’87,28%, mentre le importazioni totali di vino sono aumentate rispetto all’anno scorso del 94,74%”.
90 tra le migliori etichette italiane, che nel 2011 hanno conquistato l’eccellenza della guida enologica italiana, hanno partecipato all’evento, organizzato da Sinodrink, il piu’ grande importatore di vino italiano in Cina. Hanno collaborato anche il Consolato italiano a Shanghai e l’Ice sezione di Shanghai.
E’ stato Marco Sabellico, esperto di vini, a presentare la guida, apprezzatissima dagli addetti ai lavori cinesi, che hanno poi affollato gli stand dei viticoltori italiani per le degustazioni dei loro vini: “Questa e’ la prima esperienza forte in Asia, con la guida in cinese e la manifestazione di oggi a Shanghai che segue una analoga ad Hong Kong. La partecipazione così numerosa qui a Shanghai di tanta gente e’ espressione dell’interesse verso il vino italiano che si piazza sempre come un dei migliori biglietti da visita per il nostro paese”.
Apprezzati nella degustazione dei buyer cinesi, non solo i classici italiani Barolo e Chianti, ma anche la Falaghina, il Falerno, i prosecchi.
Il console De Luca ha voluto ricordare che in Cina il settore del vino “è in continua crescita per il nostro paese. Soprattutto nelle bollicine, siamo secondi dopo la Francia con un aumento, rispetto all’anno scorso di vino importato in Cina, dell’87,28%, mentre le importazioni totali di vino sono aumentate rispetto all’anno scorso del 94,74%”.
90 tra le migliori etichette italiane, che nel 2011 hanno conquistato l’eccellenza della guida enologica italiana, hanno partecipato all’evento, organizzato da Sinodrink, il piu’ grande importatore di vino italiano in Cina. Hanno collaborato anche il Consolato italiano a Shanghai e l’Ice sezione di Shanghai.
E’ stato Marco Sabellico, esperto di vini, a presentare la guida, apprezzatissima dagli addetti ai lavori cinesi, che hanno poi affollato gli stand dei viticoltori italiani per le degustazioni dei loro vini: “Questa e’ la prima esperienza forte in Asia, con la guida in cinese e la manifestazione di oggi a Shanghai che segue una analoga ad Hong Kong. La partecipazione così numerosa qui a Shanghai di tanta gente e’ espressione dell’interesse verso il vino italiano che si piazza sempre come un dei migliori biglietti da visita per il nostro paese”.
Apprezzati nella degustazione dei buyer cinesi, non solo i classici italiani Barolo e Chianti, ma anche la Falaghina, il Falerno, i prosecchi.
Il console De Luca ha voluto ricordare che in Cina il settore del vino “è in continua crescita per il nostro paese. Soprattutto nelle bollicine, siamo secondi dopo la Francia con un aumento, rispetto all’anno scorso di vino importato in Cina, dell’87,28%, mentre le importazioni totali di vino sono aumentate rispetto all’anno scorso del 94,74%”.
90 tra le migliori etichette italiane, che nel 2011 hanno conquistato l’eccellenza della guida enologica italiana, hanno partecipato all’evento, organizzato da Sinodrink, il piu’ grande importatore di vino italiano in Cina. Hanno collaborato anche il Consolato italiano a Shanghai e l’Ice sezione di Shanghai.
E’ stato Marco Sabellico, esperto di vini, a presentare la guida, apprezzatissima dagli addetti ai lavori cinesi, che hanno poi affollato gli stand dei viticoltori italiani per le degustazioni dei loro vini: “Questa e’ la prima esperienza forte in Asia, con la guida in cinese e la manifestazione di oggi a Shanghai che segue una analoga ad Hong Kong. La partecipazione così numerosa qui a Shanghai di tanta gente e’ espressione dell’interesse verso il vino italiano che si piazza sempre come un dei migliori biglietti da visita per il nostro paese”.
Apprezzati nella degustazione dei buyer cinesi, non solo i classici italiani Barolo e Chianti, ma anche la Falaghina, il Falerno, i prosecchi.
Il console De Luca ha voluto ricordare che in Cina il settore del vino “è in continua crescita per il nostro paese. Soprattutto nelle bollicine, siamo secondi dopo la Francia con un aumento, rispetto all’anno scorso di vino importato in Cina, dell’87,28%, mentre le importazioni totali di vino sono aumentate rispetto all’anno scorso del 94,74%”.
90 tra le migliori etichette italiane, che nel 2011 hanno conquistato l’eccellenza della guida enologica italiana, hanno partecipato all’evento, organizzato da Sinodrink, il piu’ grande importatore di vino italiano in Cina. Hanno collaborato anche il Consolato italiano a Shanghai e l’Ice sezione di Shanghai.
E’ stato Marco Sabellico, esperto di vini, a presentare la guida, apprezzatissima dagli addetti ai lavori cinesi, che hanno poi affollato gli stand dei viticoltori italiani per le degustazioni dei loro vini: “Questa e’ la prima esperienza forte in Asia, con la guida in cinese e la manifestazione di oggi a Shanghai che segue una analoga ad Hong Kong. La partecipazione così numerosa qui a Shanghai di tanta gente e’ espressione dell’interesse verso il vino italiano che si piazza sempre come un dei migliori biglietti da visita per il nostro paese”.
Apprezzati nella degustazione dei buyer cinesi, non solo i classici italiani Barolo e Chianti, ma anche la Falaghina, il Falerno, i prosecchi.
Il console De Luca ha voluto ricordare che in Cina il settore del vino “è in continua crescita per il nostro paese. Soprattutto nelle bollicine, siamo secondi dopo la Francia con un aumento, rispetto all’anno scorso di vino importato in Cina, dell’87,28%, mentre le importazioni totali di vino sono aumentate rispetto all’anno scorso del 94,74%”.
90 tra le migliori etichette italiane, che nel 2011 hanno conquistato l’eccellenza della guida enologica italiana, hanno partecipato all’evento, organizzato da Sinodrink, il piu’ grande importatore di vino italiano in Cina. Hanno collaborato anche il Consolato italiano a Shanghai e l’Ice sezione di Shanghai.
E’ stato Marco Sabellico, esperto di vini, a presentare la guida, apprezzatissima dagli addetti ai lavori cinesi, che hanno poi affollato gli stand dei viticoltori italiani per le degustazioni dei loro vini: “Questa e’ la prima esperienza forte in Asia, con la guida in cinese e la manifestazione di oggi a Shanghai che segue una analoga ad Hong Kong. La partecipazione così numerosa qui a Shanghai di tanta gente e’ espressione dell’interesse verso il vino italiano che si piazza sempre come un dei migliori biglietti da visita per il nostro paese”.
Apprezzati nella degustazione dei buyer cinesi, non solo i classici italiani Barolo e Chianti, ma anche la Falaghina, il Falerno, i prosecchi.
Il console De Luca ha voluto ricordare che in Cina il settore del vino “è in continua crescita per il nostro paese. Soprattutto nelle bollicine, siamo secondi dopo la Francia con un aumento, rispetto all’anno scorso di vino importato in Cina, dell’87,28%, mentre le importazioni totali di vino sono aumentate rispetto all’anno scorso del 94,74%”.
90 tra le migliori etichette italiane, che nel 2011 hanno conquistato l’eccellenza della guida enologica italiana, hanno partecipato all’evento, organizzato da Sinodrink, il piu’ grande importatore di vino italiano in Cina. Hanno collaborato anche il Consolato italiano a Shanghai e l’Ice sezione di Shanghai.
E’ stato Marco Sabellico, esperto di vini, a presentare la guida, apprezzatissima dagli addetti ai lavori cinesi, che hanno poi affollato gli stand dei viticoltori italiani per le degustazioni dei loro vini: “Questa e’ la prima esperienza forte in Asia, con la guida in cinese e la manifestazione di oggi a Shanghai che segue una analoga ad Hong Kong. La partecipazione così numerosa qui a Shanghai di tanta gente e’ espressione dell’interesse verso il vino italiano che si piazza sempre come un dei migliori biglietti da visita per il nostro paese”.
Apprezzati nella degustazione dei buyer cinesi, non solo i classici italiani Barolo e Chianti, ma anche la Falaghina, il Falerno, i prosecchi.
Il console De Luca ha voluto ricordare che in Cina il settore del vino “è in continua crescita per il nostro paese. Soprattutto nelle bollicine, siamo secondi dopo la Francia con un aumento, rispetto all’anno scorso di vino importato in Cina, dell’87,28%, mentre le importazioni totali di vino sono aumentate rispetto all’anno scorso del 94,74%”.
90 tra le migliori etichette italiane, che nel 2011 hanno conquistato l’eccellenza della guida enologica italiana, hanno partecipato all’evento, organizzato da Sinodrink, il piu’ grande importatore di vino italiano in Cina. Hanno collaborato anche il Consolato italiano a Shanghai e l’Ice sezione di Shanghai.
E’ stato Marco Sabellico, esperto di vini, a presentare la guida, apprezzatissima dagli addetti ai lavori cinesi, che hanno poi affollato gli stand dei viticoltori italiani per le degustazioni dei loro vini: “Questa e’ la prima esperienza forte in Asia, con la guida in cinese e la manifestazione di oggi a Shanghai che segue una analoga ad Hong Kong. La partecipazione così numerosa qui a Shanghai di tanta gente e’ espressione dell’interesse verso il vino italiano che si piazza sempre come un dei migliori biglietti da visita per il nostro paese”.
Apprezzati nella degustazione dei buyer cinesi, non solo i classici italiani Barolo e Chianti, ma anche la Falaghina, il Falerno, i prosecchi.
Il console De Luca ha voluto ricordare che in Cina il settore del vino “è in continua crescita per il nostro paese. Soprattutto nelle bollicine, siamo secondi dopo la Francia con un aumento, rispetto all’anno scorso di vino importato in Cina, dell’87,28%, mentre le importazioni totali di vino sono aumentate rispetto all’anno scorso del 94,74%”.
Discussione su questo articolo