Ai rappresentanti degli italiani all’estero presso il Parlamento italiano chiediamo un intervento urgente presso il nuovo governo ai fini di ottenere, prima di giugno, l’estensione del riconoscimento come prima casa anche a coloro a cui i Comuni italiani hanno ritenuto di considerare le loro abitazioni in Italia come seconda casa.
Urge in tal senso fare assoluta chiarezza onde evitare la situazione discriminatoria, creata dal precedente governo, esistente sia rispetto ai nostri connazionali residenti in Italia sia nei confronti di quei connazionali a cui i loro comuni hanno riservato, giustamente, un trattamento diverso.
Contiamo sull’impegno al riguardo da parte di tutti voi, parlamentari eletti all’estero, pregandovi di farci avere notizie al riguardo. Fiduciosi in una soluzione positiva dell’ingiusta vertenza, ringraziamo anticipatamente per l’impegno che sicuramente vorrete profondere nel portare avanti le nostre prerogative.
Discussione su questo articolo