Scontro in aula alla Camera tra la Lega Nord e il ministro dell’integrazione Cecile Kyenge sui fatti di Milano, dove il cittadino ghanese Mada Kabobo, ha ucciso tre persone. Il deputato della Lega Nord Nicola Molteni chiede al ministro di "pronunciare parole di sdegno" nei confronti "di un assassino" e "se ritiene rafforzare le misure di contrasto all’immigrazione clandestina". Kyenge spiega che l’organizzazione e la permanenza nei Cie, dove "si puo’ restare privati della liberta’ personale fino a 18 mesi", riguarda "temi istituzionali di diretta competenza del ministro dell’Interno e del ministro della Giustizia". Il ministro ricorda che talune sue "dichiarazioni sono state ampiamente strumentalizzate" ma in "Italia esiste tra le altre la grande questione della presenza degli immigrati. E’ una questione ineludibile".
A proposito dei fatti di Milano, il titolare dell’integrazione osserva che "non e’ vero che esiste un’equivalenza tra immigrazione e reati. Se si delinque, occorre giustamente punire indipendentemente dal colore della pelle". Il membro del governo "esprime profonde e sentite condoglianze ai familiari della vittime" dell’aggressione di Kabobo e si "unisce al cordoglio dell’Italia migliore".
Le dichiarazioni del ministro non bastano a placare la Lega. Molteni spiega che avrebbe "voluto delle parole di censura e di condanna molto piu’ nette e piu’ ferme". Di qui l’atto di accusa nei confronti di Kyenge: "Lei vuole una societa’ multietnica e multirazziale. Ma questo modello di societa’ ha fallito, ha portato odio sociale e criminalita’. Lei vuole smantellare le politiche di sicurezza e di contrasto alla immigrazione clandestina. Ma non glielo consentiremo. Non le consentiremo di abrogare il reato di immigrazione clandestina e di modificare la cittadinanza, una delle poche norme che funziona". "Voi – dice Molteni rivolgendosi genericamente al centrosinistra – volete riformare la cittadinanza per dare agli immigrati il diritto di voto. Volete nuove sacche di voto per compensare i voti che state perdendo. La Lega sara’ in piazza per raccogliere le firme contro questo disegno".
Il Pd, con Emanuele Fiano, capogruppo nella Commissione Affari costituzionali di Montecitorio, si schiera dalla parte del ministro: "Sono insopportabili le nuove polemiche della Lega contro il ministro Cecile Kyenge, oltre che del tutto inventate. Oggi in Aula e’ stata addirittura accusata di non aver espresso la sua condanna per la recente drammatica aggressione mortale di Milano da parte di un folle assassino. Abbiamo apprezzato nei giorni scorsi il segretario Maroni che ha voluto dividere il giudizio sulle idee politiche del ministro dalla condanna morale per il terribile massacro. La Lega prosegua su questa strada, isolando chi al proprio interno ha continuato anche un queste ore a speculare sui morti di Milano. Al Paese serve un dibattito serio sul tema della cittadinanza e dell’immigrazione, non serve chi fomenta il razzismo e l’intolleranza".
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