Ormai siamo alle battute finali, il governo Monti si accinge a lasciare il palazzo del governo, in questo periodo tutti i partiti sono più impegnati a fare alleanze per le prossime elezioni che a salvaguardare la situazione economica disastrosa che ha colpito non solo l’Italia, ma tutta l’Europa. Si parla di un Monti Bis: il mio giudizio politico vale poco, ma ad affidare il paese nelle mani di Monti per la seconda volta si rischia il congelamento totale della macchina economica del Paese. Qui più che rigore dei conti e tasse ci vogliono misure volte alla ripresa economica: ad aumentare la pressione fiscale si riducono i consumi, e questo é quello che è successo alla nostra Italia da un ventennio a questa parte.
Il prossimo governo dovrà nei suoi primi cento giorni prendere misure cautelari volte alla ripresa, dovrà dare slancio all’Italia attraverso le risorse naturali di cui il nostro Paese é ricco. Agricoltura, turismo e agroalimentare: questi devono essere i tre punti fondamentali per la ripresa del nostro territorio, bisogna spingere e far sì che ci riprendiamo il mercato mondiale, combattere la crisi si può solo se si pensa in maniera diversa. Come? Per esempio chiudendo le porte a una invasione dei prodotti cinesi con aumento di dazi doganali, o riducendo drasticamente sia IVA che costo del lavoro. I soldi per la copertura si trovano nella riduzione non solo del costo della politica ma anche nell’aprirsi ai mercati emergenti, noi dobbiamo pensare in maniera monopolistica.
E per quanto riguarda il Sistema Italia all’estero, credo sia necessario un serio riordino delle camere di commercio, accorpamento di ICE, e di tutti quegli enti di promozione Italia, creazione di un solo gruppo di lavoro tipo Sopexa alla Francese. E poi riordino dei consolati, creazione di un sportello amico aperto tutti i giorni per questioni pensionistiche, sanitarie e legali per tutti gli italiani all’estero. Iscrizione aire e certificati online. Agevolazioni fiscali per i connazionali anziani che intendano visitare la loro terra. Accordi bilaterali con istituti professionali di stato per apprendistato estero. L’apprendistato italiano per scuole professionali va rivisto e modificato interamente, non si può pensare di far fare l’apprendimento dopo la scuola.
Creazione nei Paesi emergenti di un negozio promozionale Italia, una sorta di villaggio italiano dove siano presenti tutte le aziende italiane di eccellenza. Dove siano presenti scuole professionali e di lingua.
Queste sono alcune delle misure che a mio avviso il prossimo governo dovrebbe prendere in seria considerazione, basta tasse ma rilancio.
Io da parte mia mi impegnerò in prima persona affinché tutti i punti vengano presi in considerazione dalla mia parte politica. L’Italia é un grande Paese, sono certo che c’è la può fare, ma tutti noi dobbiamo essere uniti, altrimenti siamo sul baratro di un fallimento non solo economico ma anche culturale. Andare oltre le logiche partitocratiche e lobbistiche si può, si deve.
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