Enrico Letta, presidente del Consiglio, nel suo discorso programmatica alla Camera dei Deputati ha toccato diversi temi: dalle riforme istituzionali all’economia, dai giovani alla donne, al lavoro. “Si vince o si perde tutti insieme”, ha detto il capo del Governo. Qui di seguito vi proponiamo alcuni dei punti dell’intervento del premier.
PRIMO ATTO ABOLIRE STIPENDIO MINISTRI-PARLAMENTARI "Per dare l’esempio il primo atto del governo sarà quello di eliminare lo stipendio dei ministri parlamentari che esiste da sempre in aggiunta all’indennità. La politica ha commesso troppi errori. Non abbiamo compreso quanto le legittime istanze di trasparenza potessero tradursi in un miglioramento della nostra democrazia rappresentativa. Abbiamo davanti la sfida dell’autorevolezza del potere che non ha più il monopolio dell’informazione nel flusso della rete. Autorevolezza di chi non si accontenta della verosimiglianza e del sentito dire. Per cominciare bisogna recuperare decenza, sobrietà, scrupolo e la banalità del buon padre di famiglia".
CONTRIBUZIONE CITTADINI AD ATTIVITA’ POLITICA “Tutte le leggi introdotte dal ’94 sui rimborsi elettorali sono state ipocrite e fallimentari: non rimborsi ma un finanziamento mascherato, di ammontare troppo elevato. E’ solo una delle conferme che il sistema va rivoluzionato". Dunque, è l’impegno del premier Enrico Letta, "aboliamo la legge approvata e introduciamo più controlli e sanzioni anche sui gruppi regionali", imboccando la strada della "contribuzione" dei cittadini attraverso la dichiarazione dei redditi "all’attività politica dei partiti".
ORA RESPONSABILITA’, OPINIONE PUBBLICA ESAUSTA DELLE RISSE "Le forze politiche stanno dimostrando grande senso di responsabilita’. Vent’anni di risse hanno eroso ogni capitale di fiducia, l’opinione pubblica e’ sempre piu’ esausta delle risse. Bisogna attuare i principi sulla democrazia interna ai partiti, stimolando la partecipazione dei militanti". Letta chiede la costituzione di "luoghi permanenti di coedecisioni, ai quali – dice – partecipero’ personalmente".
POLITICHE PER RIPRESA NON POSSONO PIU’ ATTENDERE “Di solo risanamento l’Italia muore. Dopo piu’ di un decennio senza crescita, le politiche per la ripresa non possono piu’ attendere. Non c’e’ piu’ tempo”.
GOVERNO NON SIA CANTO DEL CIGNO, MA RICOSTRUZIONE "Vorrei che questo governo inaugurasse una stagione nuova della vita della Repubblica, non il canto del cigno di un sistema imploso sulle sue degenerazioni. La ricostruzione pero’ puo’ partire solo da un esercizio autentico non simulato di autocritica. Oggi abbiamo la sfida dell’autorevolezza, del potere che deve avere il profilo e le competenze per discernere il vero dal falso e deve scegliere sempre e solo la verita’, avendo il coraggio e la pazienza di dirla ai cittadini. Decenza, sobrieta’, come un buon padre di famiglia".
NON SI POSSONO CHIEDERE SACRIFICI AI SOLITI NOTI “Non si possono chiedere sacrifici ai soliti noti”. E’ necessaria “una ferrea lotta all’evasione fiscale”.
STOP AL PAGAMENTO DELL’IMU A GIUGNO "Bisogna superare l’attuale sistema di tassazione sulla prima casa. Stop ai pagamenti Imu di giugno per dare il tempo a Governo e Parlamento di elaborare insieme ad applicare rapidamente una riforma complessiva che dia ossigeno alle famiglie soprattutto quelle meno abbienti".
VALORIZZEREMO NOSTRO PATRIMONIO SPORTIVO Non solo economia. Il governo Letta scommette sullo sport e sull’attivita’ fisica come strumento di progresso del Paese. Il presidente del Consiglio Enrico Letta ha dedicato un passaggio del suo discorso programmatico proprio a questa materia. L’Italia deve "valorizzare il proprio grande patrimonio sportivo, la pratica dello sport significa prevenzione contro le malattie, lotta all’obesita’, formazione a stili di vita sani e leali e al rispetto delle regole, Dobbiamo impegnarci per diffondere la pratica sportiva sin dalle elementari, con un piano di edilizia scolastica diffuso su tutto il territorio nazionale".
REDDITO MINIMO PER FAMIGLIE BISOGNOSE CON FIGLI "Andranno migliorati gli ammortizzatori sociali, estendendoli a chi ne e’ privo a partire dai precari, e si potranno studiare forme di reddito minimo per le famiglie bisognose con figli".
PIU’ SPAZIO ALLE DONNE, NON CI SONO ANCORA PARI OPPORTUNITA’ "Sull’occupazione femminile occorre fare molto di piu’, la maggiore presenza delle donne nella vita economica, sociale e politica da’ straordinari contributi ma siamo lontani dagli obiettivi europei: non siamo ancora un Paese delle pari opportunità".
NOMINEREMO COMMISSARIO PER EXPO’, PUNTARE SU MADE ITALY “L’Italia e il made in Italy sono le miglior carte per valorizzare il nostro Paese. Percio’ tra i primi atti nomineremo un commissario unico per l’Expo, una grande occasione che non dobbiamo mancare”.
IMPRESE E LAVORATORI AGISCANO INSIEME CON FIDUCIA RECIPROCA “La grande tragedia di questi tempi, la prima priorità del mio governo, è il lavoro. Solo col lavoro si può uscire da questo incubo di impoverimento e imboccare la via di una crescita non fine a se stessa ma per la dignità e il benessere". Lo ha detto il presidente del Consiglio Enrico Letta parlando alla Camera per la fiducia e sottolineando che provvedimenti come "il rifinanziamento della Cig e il superamento del precariato soprattutto nella P.A. senza crescita sarebbero insufficienti". L’invito di Letta è dunque ad aziende e sindacati: "Serve fiducia reciproca, imprese e lavoratori devono agire insieme e superare le contrapposizioni che finora ci hanno frenato", dicendosi "sicuro" che i sindacati faranno la loro parte "come sempre nei momenti difficili del Paese". In particolare, "anche sull’occupazione femminile bisognerà fare molto di più: siamo lontani dagli obiettivi europei".
PARTIRE DAI GIOVANI, VIVONO SITUAZIONE DRAMMATICA “Non partiamo da zero. Partiamo da due grandi risorse: prima di tutto i giovani. ‘Scomettete su cose grandi’, ha detto a loro Papa Francesco. Noi abbiamo gli strumenti per aiutarli. Quello del rinnovamento generazione e’ una questione drammatica che stanno vivendo milioni di giovani. Porta con sè sconforto e rabbia di chi non studia ne’ lavora. Chiediamoci quanti bambini non nascono in Italia per la precarietà”.
"VALORIZZARE I NUOVI ITALIANI" "Dobbiamo valorizzare i nuovi italiani. La nomina di Cecile Kyenge e’ una nuova concezione di confine: da barriera a speranza. L’integrazione si costruisce sui banchi della scuola e all’università". Alle parole del premier e’ scattato un forte applauso del centrosinistra e di alcuni deputati del Pdl, mentre i parlamentari della Lega e del Movimento 5 Stelle non hanno applaudito.
MARO’, LAVOREREMO PER RIPORTARLI IN ITALIA "Lavoreremo per trovare una soluzione equa e rapida alla situazione dei nostri due fucilieri di marina che ne consenta il rientro in Italia nel più breve tempo possibile".
"CONCENTRIAMOCI SU POLITICHE E NON SU POLITICA" "Come mi ha insegnato Andreatta, ci dobbiamo concentrare sulle politiche, sulle soluzioni da dare, e non sulla politica, la contrapposizione tra partiti, solo cosi’ potremo svolgere un servizio al paese migliorando la vita dei cittadini".
SE CONVENZIONE NON VA, TRA 18 MESI TRAGGO CONSEGUENZE "Sarebbe bene che il Parlamento adottasse le sue decisioni sulla base di proposte formulate da una Convenzione". Così il premier a proposito delle riforme costituzionali. "L’unico sbocco possibile questa volta e’ il successo. Per questo tra diciotto mesi verifichero’ se il processo e’ avviato verso un porto sicuro. Se veti e incertezze ne impantanassero l’azione, non avrei esitazioni a trarne immediatamente conseguenze".
"SUPERARE BICAMERALISMO PARITARIO" "Dobbiamo superare il bicameralismo paritario, evitare ingorghi istituzionali affidando a una sola Camera il compito di conferire o ritirare la fiducia al governo. La seconda Camera dovrebbe avere competenze legate alle autonomie".
LEGGE ELETTORALE, "MAI PIÙ VOTO CON PORCELLUM, MEGLIO MATTARELLUM" "Quella del 24 e 25 febbraio deve essere l’ultima consultazione elettorale che si e’ svolta" con il ‘Porcellum’. Non possiamo piu’ accettare parlamentari che i cittadini non possano individuare come meritevoli. Sono certo che le forze politiche troveranno il meglio: meglio della legge attuale sarebbe il ripristino della legge precedente".
APPLAUSI PD – PDL AL TERMINE DELL’INTERVENTO DI LETTA Quando il presidente del Consiglio Enrico Letta termina il suo discorso tutti i deputati degli schieramenti che sostengono il governo, soprattutto Pd e Pdl, si alzano in piedi per battere le mani. Restano invece immobili al proprio banco i parlamentari del Movimento 5 Stelle, quelli di Sel e parte dei parlamentari del Carroccio. Subito dopo l’applauso, il primo a congratularsi con Enrico Letta, andando ai banchi del governo a stringergli la mano, e’ stato Beppe Fioroni.
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