"Il Governo in questi primi 100 giorni ha messo il massimo sforzo per dare attuazione agli impegni con l’Europa. Tra questi, in particolare il raggiungimento del pareggio gia’ nel 2013 come da impegni presi dal precedente esecutivo. Il governo inoltre sta mettendo in atto un ampio piano di riforme strutturali, a partire dal mercato del lavoro. Una strategia che mira a trasformare l’Italia da paese in emergenza a modello per uscire dalla crisi dell’eurozona". Lo si legge nel rapporto sui primi 100 giorni dell’attivita’ di governo, pubblicato sul sito di palazzo Chigi. "Per raggiungere questo obiettivo – spiega il documento – il governo sta lavorando, a stretto contatto con l’Europa, nella consapevolezza che le misure che ci sono state richieste servono all’Italia per ricominciare a crescere, soprattutto nell’ interesse dei cittadini italiani.
Il Consiglio europeo del 30-31 gennaio ha trovato l’accordo sul fiscal compact, che assicurera’ la stabilita’ finanziaria e il risanamento di bilancio. Il Governo si e’ adoperato con forza affinche’ l’agenda futura dell’Unione sia incentrata sulla crescita strutturale e la creazione di nuova occupazione. Ad esempio, il governo sostiene che gli stability bonds possano costituire un volano per la crescita sostenibile e favorire una maggiore integrazione dei mercati finanziari nei confronti dei bilanci pubblici. Il governo italiano sostiene che la strada maestra e’ rafforzare l’unione economica. Il mercato unico e’ il corpo, e per certi aspetti l’anima, dell’integrazione europea e pertanto occorre assicurarne piena attuazione, anche attraverso il rafforzamento delle procedure di verifica per il rispetto della conformita’. Cio’ senza dimenticare tutti gli altri strumenti che esistono a livello comunitario per promuovere la competitivita’. In quest’ottica l’obiettivo del governo e’ di contribuire sempre di piu’ a determinare gli orientamenti politici ed economici dell’Unione Europea, non limitandosi a recepirli in modo passivo. Il governo vuole – prosegue il rapporto – in ultima analisi, determinare sempre di piu’ questi orientamenti e giocare il ruolo che naturalmente spetta a un grande paese fondatore dell’Unione e ad una delle piu’ grandi economie dell’eurozona".
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