Il centrodestra italiano così com’è non va da nessuna parte. E’ necessario ricominciare da zero. E’ questa l’opinione di Gianfranco Fini, che intervistato a Gr Parlamento Rai spiega: "Bisogna rifondare il centrodestra, perche’ la situazione attuale e’ una caricatura e non aiuta il sistema politico italiano". Per il presidente della Camera “c’e’ stata una degenerazione perche’ in troppi e troppe volte hanno scelto cio’ che era utile invece di cio’ che era giusto. Anche Alemanno ora dice che bisogna azzerare tutto, ma forse questa riflessione andava fatto qualche tempo fa".
Commentando lo scandalo dei fondi PdL del Lazio, il leader di Futuro e Libertà dichiara: "Non mi permetto di dare consigli a nessuno, ma se io fossi il Governatore del Lazio, farei una sola cosa: direi che nel 2013 la Regione Lazio non da’ un solo centesimo di contributo ai gruppi. Se ci stanno bene, altrimenti le dimissioni sono doverose, perche’ non si puo’ andare avanti cosi’ per molto tempo ancora”.
Guardando al 2013, secondo Fini Monti dovrebbe continuare anche nella prossima legislatura: “Se riusciamo, e sono ottimista, a rendere possibile per l’elettore un punto di riferimento che non sia rappresentato da Bersani o da Berlusconi, se un patto civico o nazionale prendera’ corpo e sara’ un mix di politica e societa’ organizzata, non avremmo esitazioni a dire che Monti deve continuare nella prossima legislatura". "Casini lo ha detto in modo esplicito, ed e’ un orientamento che condivido, altrimenti non avrebbe senso dire che l’agenda Monti e’ uno stato di necessità”.
E commentando gli attacchi della Fondazione Italia Futuro di Luca Cordero di Montezemolo all’Udc: “Stimo Luca di Montezemolo da anni e credo che sia cosciente che il rinnovamento possa marciare di pari passo con l’esperienza politica vissuta e non teorica. Una alternativa politica a Bersani e Berlusconi tutta al di fuori della politica credo indebolirebbe la forza di una proposta diversa da un bipolarismo ormai datato”.
AD ASSEMBLEA 1000 IDEE PER ALTERNATIVA A BERLUSCONISMO E SINISTRA “Con l’Assemblea dei 1000 , rifacendoci all’epopea risorgimentale, vogliamo dare voce al mondo delle professioni, dell’accademia, della cultura, del terzo settore. Non ai vip, non alle guest star, ma a chi non ha gli onori delle cronache. Io faro’ un breve intervento e poi ascoltero’ le loro idee, per dare un’alternativa al berlusconismo e alla sinistra”. L’iniziativa “senza etichette di partito” avrà luogo ad Arezzo il 29 settembre.
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