"Invece di taglieggiare i nostri emolumenti che in un anno sono stati gia’ ridotti, come era giusto che fosse, di circa 1500-2000 euro netti al mese, il presidente Fini farebbe bene a chiudere la costosissima quanto inutile Fondazione Camera dei deputati un regalo che si sono fatti gli ex presidenti della Camera che a fine mandato la presiedono. Anche Fini quando concluderà il suo lavoro". Così in una nota Francesco Giro, deputato PdL, che spiega: "Con il risparmio che produrrebbe questo taglio si potrebbe alimentare un Fondo centrale per i collaboratori parlamentari che pero’ dovranno avere dei requisiti molto precisi per potersi avvalere di queste risorse. Le decisioni promosse dal presidente Fini e assunte dall’ufficio di presidenza sono invece demagogiche e fondate su presupposti non veri. Un parlamentare italiano percepisce come tutti i parlamentari di tutta europa, europarlamentari compresi, un emolumento composto da tre voci, indennità + diaria + rimborso spese di rappresentanza sul territorio. Questa ultima voce per noi italiani e’ di 3690 euro, una cifra contenuta e per questo assegnata in regime forfettario senza obbligo di rendicontazione. Tutti i deputati francesi, tedeschi, austriaci, olandesi hanno oltre a questo rimborso forfettario la possibilità di attingere ad una quarta voce, gestita non da loro ma su loro richiesta dal parlamento di appartenenza. Si tratta di una , voce molto ricca e remunerativa che varia dai 10 ai 20 mila euro che noi italiani ci sognamo ai avere per i collaboratori".
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